SOLENNITÀ DELL’ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
mercoledì 25 marzo 2020
“Caro salutis cardo”
La efficace espressione di Tertulliano (De resurrectione mortuorum VIII, 6-7), che significa “la carne è il cardine della salvezza”, ci accompagna alla Solennità dell’Annunciazione del Signore e a celebrare nella fede il grande inizio della salvezza quando, nel grembo della Vergine Maria, il Verbo di Dio si è fatto carne.
Questo mistero fondamentale della nostra fede ci insegna a professare insieme al grande Sant’Atanasio che “ciò che non è stato assunto non è stato salvato, ma ciò che è congiunto con Dio, ciò è anche redento” (Epistola 101); di ciò noi facciamo memoria quando recitiamo il simbolo della fede e, ogni giorno, alla preghiera dell’Angelus.
In questa particolare e difficile situazione è di grande consolazione, anzi è di sicura speranza, considerare che il Figlio di Dio, facendosi uomo, ha condiviso tutto ciò che appartiene alla condizione umana, escluso il peccato, ma comprese le sue tristi conseguenze: il male e la morte.
Non è estranea dunque al Figlio di Dio la nostra tribolazione: egli l’ha redenta nel mistero della Pasqua e, riscattandoci dal potere del peccato e della morte, ci ha offerto anche la possibilità di unire alla sua passione anche tutte le nostre sofferenze rendendole in tal modo strumento di bene e di salvezza per il mondo intero.
In questa fiducia eleviamo al Padre la nostra preghiera affidandola all’intercessione di Maria, madre del Verbo divino fatto uomo per opera dello Spirito Santo.
Continuiamo a pregare per i malati, per i moribondi, per chi ha perso qualche persona cara, per i poveri senza assistenza, per i ministri della Chiesa, per i medici e tutti gli operatori sanitari, per i volontari e per le autorità. Imploriamo dal Signore il dono della fede, della salute, della serenità, della prosperità e della pace.
Chiedo ai Parroci e ai Rettori di Chiese della Diocesi di Ventimiglia – San Remo di predisporre per le ore 12.00 di mercoledì 25 marzo p.v. il suono delle campane di tutte le Chiese e, mentre i fedeli nelle loro case pregheranno l’Angelus, li invito ad uscire – da soli – sulla porta della Chiesa per benedire il popolo di Dio con il Santissimo Sacramento.
Nella profonda fiducia che, con l’aiuto di Dio, andrà tutto bene, vi ringrazio per il vostro servizio, vi benedico di cuore e vi saluto con affetto fraterno.
Sanremo, 19 marzo 2020.
Solennità di San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria.
+ Antonio Suetta
Vescovo di Ventimiglia – San Remo