COMUNICATO STAMPA
Si celebrerà dal 5 all’8 settembre prossimo, presso il Casinò Municipale di Sanremo (IM), il 52° Congresso Nazionale dell’Associazione Canonistica Italiana.
L’Associazione “si propone di promuovere lo studio del Diritto canonico, di coltivarne la ricerca scientifica e di sostenere l’attività di coloro che operano per l’attuazione dello stesso nella vita della Chiesa” (Art. 2 dello Statuto).
Il Congresso di quest’anno avrà come tema: “Sinodalità e processo canonico”, inserendo così anche la riflessione e le attività dei Canonisti italiani nel cammino della Chiesa secondo le indicazioni del Santo Padre e dei Vescovi Italiani.
La sessione inaugurale si terrà presso il Teatro del Casinò di Sanremo, inizio alle ore 17.30 con il saluto del Presidente dell’Associazione, Mons. Prof. Erasmo Napolitano, del Vescovo di Ventimiglia-Sanremo, Mons. Antonio Suetta, e delle Autorità locali.
La prolusione delle attività congressuali è stata affidata a S. E. Mons. Alejandro Arellano Cedillo, Decano del Tribunale della Rota Romana.
Sanremo era stata scelta come sede già da alcuni anni, ma solo in questi giorni si è potuto celebrarne il Congresso a motivo della pandemia; questo tempo è certamente servito per conoscere meglio le risorse del territorio per coinvolgerle massimamente, grazie al contributo dell’avv. rot. Manuela De Sensi, consigliere ASCAI e giudice del Tribunale Ecclesiastico della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, che ha curato i rapporti con le autorità del Casinò e del territorio e con l’Arcidiocesi di Monaco dove tutti i convegnisti saranno accolti e ospitati per una escursione che darà ulteriore ricchezza di conoscenza e di rapporti.
Mons. Suetta ha accolto con molta attenzione l’iniziativa dando il patrocinio della Diocesi; il Congresso è occasione per far conoscere il lavoro della Chiesa, in specie sotto il profilo giuridico e per la Chiesa locale un’opportunità per crescere nel cammino già intrapreso.
Il Congresso vedrà la partecipazione di illustri relatori ed importanti personalità, tra le quali è doveroso citare quella del Card. Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova.