Dalla Casa della Carità, che a Seregno offre ospitalità ai più fragili senza fissa dimora, alla mensa delle parrocchie solidali di Brindisi, mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale. Dalla Casa Santa Elisabetta, un condominio solidale nel cuore di Verona per donne sole con minori, ad Opera Seme Farm, una filiera etica che, nel Salento, promuove i prodotti del territorio generando valore e occupazione (foto). Da questi luoghi viene lanciato un messaggio chiaro: “Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”. Si tratta del claim della nuova campagna di comunicazione dell’8xmille della Conferenza episcopale italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.
La campagna, on air dal 2 maggio, mette inoltre in luce la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi gesti di altruismo che capita di fare nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.
Un gesto d’amore che si moltiplica.
Il messaggio che la campagna intende diffondere è che, attraverso la firma dell’8xmille alla Chiesa cattolica, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si compie un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà. “L’obiettivo della campagna 2023 – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – è far comprendere il valore di un gesto molto semplice come una firma, abbinandolo a momenti della vita di tutti i giorni. Gli spot ruotano intorno al concetto del ‘sentirsi bene’ prendendosi cura del prossimo grazie ad un’opzione, nella propria dichiarazione dei redditi, che si traduce in migliaia di progetti. Chi firma è protagonista di un cambiamento ed è autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. In ogni iniziativa le risorse economiche sono messe a frutto da sacerdoti, suore, operatori e dai tantissimi volontari che, con le nostre firme, sono il vero motore dei progetti realizzati”.