Nella lettera per l’Avvento il nostro Vescovo scrive: “come ogni anno la Caritas diocesana offre alle comunità parrocchiali della nostra diocesi spunti di riflessione, materiale e proposte concrete di condivisione e solidarietà per preparare il cuore di tutti ad una degna accoglienza di Colui che «ci ha fatto ricchi per mezzo della sua povertà»(cfr. 2 Cor 8,9).
Il volto di Abubakr, nostro ospite insieme alla mamma presso Casa papa Francesco, è il simbolo del nostro cammino di Avvento ed essendo così prossimo alla realtà quotidiana e locale della nostra vita costituisce un segno davvero eloquente del mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio che «venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14).
È una concretezza così vicina ed evidente che non ci può lasciare indifferenti e che ci interpella per l’accoglienza o per il rifiuto.
Non possiamo non ricordare le chiare parole di Gesù: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40)».
Le iniziative proposte da Caritas hanno lo scopo di «Preparare le vie del Signore».
Oltre alla mostra «In fuga dalla Siria», un incontro ormai divenuto tradizionale sarà quello del 16 dicembre alle 20,30 a Ventimiglia, presso la Caritas Intemelia, dove si terrà la preghiera interreligiosa per l’ambiente, la pace e le vittime delle migrazioni.
Seguirà la fiaccolata verso la Cattedrale dove alle 21,30 avrà inizio la Novena di Natale guidata dal nostro vescovo Antonio, con la presenza di monsignor Barsi, arcivescovo di Monaco e monsignor Marceau, vescovo di Nizza; animerà la celebrazione la Corale diocesana.
Monsignor Suetta segnala inoltre «che l’ultima domenica di Avvento, il 24 dicembre, proprio la vigilia di Natale, tutte le parrocchie sono chiamate a raccogliere le offerte per l’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana, in solidarietà con le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo, del Sud Sudan e dell’Eritrea. Sarebbe davvero molto bello e significativo che la Messa della notte di Natale vedesse le parrocchie coinvolte in questo gesto di solidarietà».
In questi paesi, a causa delle lotte per il potere ed il controllo delle ricchezze, vengono violati i più elementari diritti umani.
Vogliamo sostenere chi si impegna ad aiutare le vittime: la popolazione civile e le persone più deboli.
di Maurizio Marmo