Si è scelto un suggestivo itinerario lungo i luoghi più battuti de «La Via dei Pellegrini».
Il viaggio si è snodato tra la Bassa val di Susa ad ovest di Torino, dove spiccano la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, l’ area intermorenica dei laghi di Avigliana e il monte Pirchigliano su cui sorge la Sacra di San Michele.
In un clima di vera fraternità i pellegrini hanno potuto godere di un cammino entusiasmante, alla scoperta di bellezze e rarità architettoniche e altresì, di un itinerario di fede e spiritualità assolutamente coinvolgente.
Guidati da don Marco Moraglia, ed accompagnati dalle puntuali indicazioni di Henricus Otten, direttore dell’ufficio diocesano pellegrinaggi.
Si è percorsa una vera e propria «via della fede», non soltanto tra i monumenti, le opere d’arte e le vite di coloro che ci hanno preceduto, ma soprattutto, tra le coscienze di ognuno, attraverso i sentimenti e le suggestioni che il pellegrinaggio è in grado di suscitare nell’uomo.
Un Cammino che ci ha condotti a percepire l’unicità di opere realizzate da mani sapienti, guidate dal desiderio di scorgere lo sguardo di chi ci ha creato.
Vincenzo Zito