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Giovani

Bambini e ragazzi di AC: per curare l’appartenenza civile

5 Febbraio 2020

Un sabato speciale per i bambini e i ragazzi dell’Azione Cattolica delle parrocchie di S.M. degli Angeli e N.S. della Mercede, che li ha visti coinvolti in uno scambio di opinioni e idee con l’assessore alle Politiche Sociali e Servizi alla Persona, Costanza Pireri.

Argomento di partenza per una costruttiva discussione è stato la città di Sanremo.

I bambini e i ragazzi, nelle settimane precedenti, sono stati stimolati a soffermarsi sul significato profondo dell’abitare la città. Come diceva il politico e Sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, “amate e custodite la città… amatela come si ama la casa… custoditela con amore… e fate di essa lo strumento della vostra vita associata: sentitevi attraverso di essa, membri di una stessa famiglia…”

Senso pieno dell’abitare, senso di appartenenza come ricerca di legami, accoglienza, superamento dell’individualismo e soprattutto della solitudine imperante, diventano per quest’anno 2020, il percorso formativo proposto dall’Azione Cattolica che si propone inoltre di ricondurre tutti ad un senso più profondo di appartenenza alla Chiesa.

Il cristiano deve essere colui che “è nel mondo”, è colui che “diventa prossimo dell’altro”, è colui che rivolgendosi a Gesù dice: “se stai con me non ho paura, ci riesco; se stai con me faremo una città per tutti!”

Con queste premesse e con i frutti del lavoro svolto, i bambini e i ragazzi si sono confrontati con l’assessore alla quale hanno sottoposto domande concrete riguardanti la città, le sue criticità e le sue potenzialità; fornendo punti di vista e soluzioni talvolta sfuggiti all’occhio dell’adulto; elencando quelli che a loro parere sono i diritti e i doveri dei bambini e dei ragazzi.

E’ bello ascoltare i bambini e i ragazzi, perché nella loro purezza, nel loro entusiasmo e nella loro trasparenza, riducono tutte le problematiche, le complessità del vivere quotidiano ad un solo verbo: CUSTODIRE: custodire l’uomo, il tuo prossimo, l’altro perché tuo fratello e custodire il mondo perché la tua casa.

Ancora una volta l’Assessore Pireri ha dimostrato molta sensibilità nella capacità di ascoltare i bambini e i ragazzi, ricordando anche ai tanti genitori presenti che ascoltare significa entrare in empatia con l’altro, comprendere in profondità quanto l’altro ci propone e provare insieme a trovare diritti e responsabilità. I ragazzi avevano in precedenza intervistato alcuni cittadini per strada ai quali avevano domandato se ritenevano la città di Sanremo a misura dei più piccoli e come da piccoli, loro stessi, trascorrevano il loro tempo libero. Le diversità sono note a tutti. I ragazzi oggi restano più tempo in casa, si incontrano virtualmente attraverso giochi on line, giocano poco all’aperto e sempre di più in attività sportive organizzate. Un tempo si percepivano meno pericoli e i bambini e i ragazzi si incontravano per strada, l’esperienza del gioco libero era capace di costruire persone che sapevano parlarsi, relazionarsi, litigare, far pace. Oggi, nonostante i molti sforzi, i luoghi di incontro libero per bambini e ragazzi sono limitati. Dal confronto è emersa la necessità di nuovi luoghi di svago e di studio, ma anche un po’ più di coraggio da parte degli adulti nell’accompagnare nel percorso di crescita i propri figli.

Forse dovremmo ricercare tutti più momenti come questo: i bambini e i ragazzi si sentirebbero parte integrante di una comunità, maturerebbero il senso di esistere, di essere una ricchezza fondamentale e unica in quel disegno di Dio che è l’umanità, e gli adulti riscoprirebbero l’entusiasmo che la quotidianità tante volte offusca, tornerebbero a dare ad ogni cosa il giusto valore. 

Monica Cassese

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