Ieri a Taggia c’è stata una grande festa per concludere il 150esimo compleanno dell’azione cattolica (Ac), la più antica tra le associazioni cattoliche laicali.
La festa era cominciata a Roma il 30 aprile 2017 con le parole di papa Francesco, ma in realtà tutto ebbe inizio quando due giovani, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, decisero di promuovere una serie di incontri per creare un soggetto a carattere nazionale nel quale i giovani cattolici potessero identificarsi: era il 29 giugno 1867.
Paolo VI, in occasione del centenario nel 1967 aveva detto: «Amate la vostra gloriosa e sempre viva società della gioventù di azione cattolica. È antica, non vecchia; ha percorso un secolo di magnifica attività; sia pronta a percorrerne un altro con non minore vivacità di spirito e fecondità di opere. Tocca a noi «rilanciarla», come si dice: con nuove forme, nuovi metodi, nuove iniziative, ma con l’animo di sempre, improntato alla formula d’inesauribile significato della preghiera, dell’azione, del sacrificio».
E ancora papa Francesco: «È nella vocazione tipicamente laicale a una santità vissuta nel quotidiano che potete trovare la forza e il coraggio per vivere la fede».
Proprio l’immagine dei «santi della porta accanto» di cui parla la «Gaudete et Exsultate» – la terza esortazione apostolica del pontefice – campeggiava sulle nostre magliette disegnate ad hoc.
Dopo la solenne celebrazione eucaristica nella parrocchia della Madonna Miracolosa, durante la quale il vescovo diocesano Antonio Suetta ha speso parole di benevolenza e ringraziamento per l’opera dell’associazione sul territorio, la grande festa è proseguita presso il campo sportivo.
Folta la partecipazione da parte di aderenti vecchi e nuovi, grandi e piccoli, perchè l’AC racchiude al suo interno persone di tutte le età impegnate in un cammino costante di formazione cristiana, collaborazione ecclesiale e testimonianza.
Grande la soddisfazione dell’Ac diocesana organizzatrice dell’evento attraverso le parole di una emozionata presidente, Laura Ferrari: «Un anno fa papa Francesco ci ricordava «Avete una bella storia alle spalle», per questo motivo, per non deludere chi ci ha preceduto e per proseguire il loro cammino, ci auguriamo di cuore che questa splendida avventura non finisca mai, ma si rafforzi e viva la quotidianità».
Valeria Ammirati