Lettera del Direttore della Caritas Diocesana – don Angelo Di Lorenzo /
Nicolò Cusano all’alba dell’età moderna diceva che la missione della Chiesa è dare forma alla Fede con la Carità. La fede, che è il punto di partenza della risposta umana a Dio, non può mai prescindere dallo sforzo dell’inveramento esistenziale che si raggiunge con l’Amore.
Quanto più profonde saranno le nostre motivazioni tanto più sarà possibile ripensare in modo nuovo ed efficace il servizio della Caritas. Ormai da un anno il Vescovo Antonio mi ha incaricato, con il ruolo di Direttore, di dare un nuovo slancio alla presenza della Caritas in Diocesi.
Fortunatamente non devo partire da zero, molto è stato fatto in questi anni, ma molto c’è ancora da fare se vogliamo dare forma alla Fede con la Carità.
Nelle settimane scorse si è riunita la Consulta della Caritas formata al momento dai rappresentanti di alcune parrocchie che hanno attivato i servizi caritas e da quegli enti che, spinti dall’amore per il Cristo, svolgono un compito come organizzazione strutturata, a favore di coloro che per svariati motivi si trovano in situazione di bisogno.
Erano presenti all’incontro trenta persone.
Mons Vescovo, nella sua introduzione, ha evidenziato la necessità di continuare il cammino, tenendo presente che la carità nasce dal cuore di Dio e che il fine esclusivo non è la promozione umana, ma l’evangelizzazione in tre ambiti:
1) a livello parrocchiale, l’ impegno diretto, evitando di delegare.
2) la sensibilizzazione ai temi più grandi con prospettiva mondiale,
3) Opere già strutturate e legalmente riconosciute.
Dopo un primo dibattito si è convenuto di dare a questo incontro una cadenza bimestrale e di eleggere nella prossima riunione il Consiglio della Caritas che sarà formato da Mons. Vescovo, da don Giuseppe Puglisi, (Vicario Episcopale
Carità e Missione), da don Angelo Di Lorenzo, (direttore Caritas), da Maurizio Marmo (Incaricato dall’Opera Preservazione della Fede per seguire in modo particolare Enti già strutturati), da un rappresentante delle Parrocchie che hanno già la presenza della Caritas, da un rappresentante degli Enti già strutturati e da un rappresentante del settore cultura.
La forma della fede non potrà mai essere quella decisa da noi preventivamente anche con una buona organizzazione, ma quella che, configurandoci a Cristo, ci renderà attenti al contesto in cui viviamo.
Come dice Papa Francesco: “ lo sguardo della fede è l’unico capace di evitare la sclerosi del cuore si può dire che lo sguardo della fede ci porta a uscire ogni giorno e sempre più incontro al prossimo che abita nella città. Ci porta a uscire incontro all’altro perchè si alimenta con la prossimità. Non tollera la distanza, poichè percepisce che essa rende confuso ciò che vuole vedere; e la fede vuole vedere per servire e amare, non per constatare o dominare”.
Don Angelo Di Lorenzo, direttore caritas diocesana