San Giovanni Bosco era solito offrire ai ragazzi abbandonati di cui si prendeva cura quanto poteva. Un giorno promise le castagne. Arrivarono un centinaio di ragazzi, ma le castagne erano poco più di un piccolo cesto. Eppure, il santo iniziò a distribuire in abbondanza a tutti e chi lo osservò capì che le castagne offerte erano state molte di più di quelle contenute nel cesto. Dal grido dei ragazzi di allora «don Bosco è un santo!», si tramanda in tutti gli oratori salesiani la castagnata, un momento di festa, animazione e riflessione spirituale. E così, il primo novembre, in occasione della festa di Tutti i Santi, all’oratorio don Bosco di Vallecrosia, sono accorsi bambini, ragazzi e molti adulti per una giornata ricca di iniziative.
Il primo appuntamento, il più importante, la Messa del mattino. Nel pomeriggio le attività di animazione. Grazie all’impegno dei giovani animatori dell’oratorio, sono stati allestiti giochi per bambini, dalle corse con i carretti ai percorsi ad ostacoli, dalle lotte con i cuscini ai rompicapo di destrezza. A metà giornata, ecco le attese caldarroste, preparate dagli ex allievi, adulti che hanno passato la propria gioventù tra le mura dell’opera salesiana di Vallecrosia, rimasti legati nello spirito e nell’impegno concreto al Santo di Castelnuovo d’Asti. I cooperatori salesiani, l’associazione laicale voluta e fondata dallo stesso don Bosco, hanno sfornato frittelle di mela calde per tutti. Tutti i presenti si sono poi radunati per l’abituale momento di riflessione e preghiera sul significato della santità nel quotidiano, nel fare bene il proprio dovere in allegria.
In serata, il momento per i ragazzi più grandi, circa 80, che si sono ritrovati per una pizza insieme ed una serata di festa con musica e giochi.
Davide Panzitta