Lufficio catechistico diocesano, nei giorni sabato 17 e domenica 18 marzo, invita catechisti ed educatori per due giornate di spiritualità.
In sede di programmazione ci siamo lasciati guidare dal Direttorio Generale per la Catechesi che «indica le dimensioni della formazione del catechista con tre verbi: essere, sapere, saper fare e saper stare «con». L’essere sottolinea la maturazione di una vera identità cristiana, fondata su di una spiritualità cristocentrica; il sapere è inteso come intelligenza integrale dei contenuti della fede; il saper fare concerne l’acquisizione di una mentalità educativa e la maturazione della capacità di mediare l’appartenenza alla comunità ecclesiale, di animare il gruppo e di lavorare in équipe; il sapere stare «con» rinvia alla sfera relazionale, cioè alla capacità di comunicazione e di relazioni educative. Il cuore del catechista vive sempre questo movimento di «sistole – diastole»: unione con Gesù – incontro con l’altro. Sono le due cose: io mi unisco a Gesù ed esco all’incontro con gli altri» (Cf. nn. 238 – 245).
Ed è per «favorire la crescita della personalità del credente e del testimone in tutte e quattro le dimensioni e per una formazione personale del gruppo, capace di sostenere e far maturare costantemente nel catechista le motivazioni che fondano il suo servizio (I.G. n. 82), che l’ufficio catechistico ha pensato a due giorni di preparazione spirituale che avranno come titolo «Come è bello Signore stare insieme, essere tra noi fratelli» (sal 133).
Sarà un momento di pausa dall’attività che ci aiuterà a guardarci dentro, per incontrare il Signore Gesù e per vivere insieme nella serenità e nella gioia.
Andremo a Mornese (Al) e saremo ospitati al Collegio, luogo di silenzio e di preghiera dove Madre Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice delle figlie di Maria Ausiliatrice, visse i suoi primi anni di consacrazione al Signore, con la comunità di giovani suore che avevano accolto la proposta di don Bosco di donarsi al Signore secondo il suo stile educativo.
In quell’ambiente essenziale e povero, le prime suore vissero, insieme alle ragazze del paese, la carità in modo radicale e, stimolate dalla santità della Madre, tutte erano protese verso un unico impegno: far diventare il collegio «la casa dell’amor di Dio».
Le due giornate saranno scandite da meditazioni, silenzio e preghiera e guidate da don Ferruccio Bortolotto. Saranno con noi un gruppo di catechiste dei nostri quattro vicariati e alcuni nostri seminaristi che cureranno la preghiera delle ore e la liturgia eucaristica.
La tematica sarà l’amore ricevuto e donato. Partendo dalla prima lettera ai Corinzi, l’inno alla carità (1 Cor, 13) il relatore ci presenterà le caratteristiche dell’amore vero che viene solo da Dio.
La prima meditazione sarà alla cascina Valponasca dove, dalla finestrella della sua camera, guardando all’orizzonte la parrocchia, Madre Mazzarello incontrava Gesù.
Dopo la riflessione, la condivisione e il pranzo, ci recheremo al fiume Roverno, dove la Madre e le suore si recavano non solo per lavare i panni, ma anche per stare insieme allegramente e sperimentarne la gioia.
La sera ci vedrà raccolti in preghiera, per accostarci al sacramento della riconciliazione: la celebrazione penitenziale «La brocca», ci aiuterà a capire che per rinnovarci interiormente dobbiamo rompere con l’individualismo, con il protagonismo, che non lasciano trasparire il mandato al quale il Signore ci ha chiamato: testimoniare e annunciare insieme il suo amore.
La domenica mattina ci troveremo nella Parrocchia per vivere la comunione tra noi e con il Signore della vita. Dopo il pranzo, ci sarà la partenza per il santuario di Gavi, dove affideremo a Maria i nostri destinatari e tutti i nostri impegni apostolici.
Ritorneremo a casa con una nuova sfida da vivere: impegnarci a fare della nostra comunità parrocchiale e dell’ambiente in cui operiamo «la casa dell’amor di Dio», una famiglia dove si respira carità e amore vero.