Anche quest’anno sono riprese le attività del Centro Vocazionale della nostra diocesi; ieri pomeriggio si è tenuto già il secondo incontro, dopo quello iniziale del 20 ottobre scorso. Tutti gli incontri si terranno negli ambienti del seminario, così che i ragazzi possano sentire una continuità tra queste attività, preparate per aiutarli nel discernimento vocazionale, e la comunità del seminario, dove i seminaristi vivono la loro preparazione e maturazione vocazionale. Quest’anno le attività coinvolgono, nello stesso pomeriggio: alcuni adolescenti, a cui il responsabile del CDV, don Nicolas, aiutato da alcuni seminaristi, propone un percorso di accompagnamento nel discernimento vocazionale; i gruppi dei chierichetti di tutte le parrocchie della diocesi, per i quali si propone un momento di gioco insieme e uno di formazione liturgica, per aiutarli a vivere pienamente la celebrazione eucaristica e il servizio all’altare.
Il pomeriggio inizia alle 16.00 con il momento per gli adolescenti e segue alle 18,00 con l’arrivo dei ministranti; in questa seconda parte i ragazzi più grandi sono chiamati ad aiutare i seminaristi e l’equipe di laici che prepara l’incontro, seguendo le attività in qualità di animatori. L’incontro si conclude con la cena, consumata tutti insieme nel refettorio del seminario, allo stesso tavolo con tutti coloro che nel seminario vi abitano: i seminaristi, il rettore don Ferruccio Bortolotto, il padre spirituale don Daniele Bisato e le suore di Santa Marta.
Mentre l’incontro di ottobre era incentrato sulla presentazione delle attività annuali, quello di ieri h segnato l’inizio della formazione vera e propria. Ai ministranti, infatti, è stato proposto un percorso di conoscenza della struttura del seminario e, soprattutto, degli spazi dedicati alla preghiera e al servizio liturgico (coro, cappella, sacrestia…), grazie soprattutto all’attività ludico-formativa preparate da Michele Palazzotto, architetto della curia e membro, insieme alla moglie, dell’equipe del CDV. L’unica pecca al pomeriggio è stata l’assenza dei seminaristi, impegnati nel pellegrinaggio sulla tomba del beato Tommaso Reggio, a Genova, in occasione del bicentenario dalla sua nascita.