Rifugiati e famiglie accoglienti
da Papa Francesco per l’avvio della campagna “Condividiamo il viaggio”
Anche la nostra diocesi ha partecipato mercoledì 27 settembre, all’Udienza generale in piazza San Pietro durante la quale papa Francesco ha lanciato ufficialmente la Campagna di Caritas Internationalis “Share the journey” (#sharejourney) “Condividiamo il viaggio”, nata con l’obiettivo di promuovere la “cultura dell’incontro” nelle comunità da cui i migranti partono o ritornano, in quelle in cui transitano e in quelle in cui scelgono di stabilire le loro case.
Caritas Italiana ha invitato all’udienza le famiglie che ospitano rifugiati nell’ambito del progetto Pro–tetto Rifugiato a casa mia. Anche nella nostra diocesi abbiamo la fortuna di avere famiglie generose che si sono offerte di accompagnare dei rifugiati nel loro percorso di inserimento nella nostra società ed anche due famiglie che hanno deciso di ospitarne nella loro casa. E sono proprio queste due famiglie accoglienti, insieme alle loro ospiti, due rifugiate provenienti dall’Etiopia ed alla piccola figlia di una di queste, arrivate a Ventimiglia nei mesi scorsi, che hanno aderito all’invito ed hanno condiviso la gioia dell’incontro con Papa Francesco.
Attraverso “Share the journey” si vuole capire e contribuire a far capire perché così tante persone stanno lasciando la loro terra in questo momento storico. Si vogliono anche stimolare le comunità a costruire relazioni con rifugiati e migranti, accendere una luce e illuminare la strada. La migrazione è una storia molto antica, ma questa campagna mira ad aiutare le comunità a vederla con occhi nuovi e un cuore aperto.
Questo il saluto di Papa Francesco: “Sono lieto di accogliere i rappresentanti della Caritas, qui convenuti per dare inizio ufficiale alla campagna Condividiamo il viaggio – bel nome della vostra campagna: condividere il viaggio –, che ho voluto far coincidere con questa udienza. Do il benvenuto ai migranti, richiedenti asilo e rifugiati che, assieme agli operatori della Caritas Italiana e di altre organizzazioni cattoliche, sono segno di una Chiesa che cerca di essere aperta, inclusiva, accogliente. Grazie a tutti voi per il vostro instancabile servizio. Voi avete fatto già l’applauso, ma loro meritano tutti davvero un grande applauso, da tutti!
Con il vostro impegno quotidiano, voi ci ricordate che Cristo stesso ci chiede di accogliere i nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati con le braccia, con le braccia ben aperte. Accogliere proprio così, con le braccia ben aperte. Quando le braccia sono aperte, sono pronte a un abbraccio sincero, a un abbraccio affettuoso, un abbraccio avvolgente, un po’ come questo colonnato in Piazza, che rappresenta la Chiesa madre che abbraccia tutti nella condivisione del viaggio comune.”