Una descrizione delle situazioni di instabilità politica e delle tensioni che stanno coinvolgendo i principali Paesi africani protagonisti delle emigrazioni e la presentazione del progetto dei «corridoi umanitari» sono stati gli argomenti dell’incontro «Semi di speranza», organizzato martedì scorso a Ventimiglia da Caritas Intemelia, con la presenza dell’inviato di Avvenire Paolo Lambruschi.
Il giornalista ha presentato un quadro preciso di ciò che sta accadendo nei Paesi di provenienza dei migranti che raggiungono l’Europa e ha evidenziato la responsabilità dei media nella scarsa conoscenza del fenomeno da parte dei cittadini italiani ed europei.
In Eritrea, la dittatura di Isaias Afewerki è responsabile della fuga di circa 4.000 persone al mese.
In Somalia, i conflitti tra clan e gli attentati di gruppi jihadisti islamici a Mogadiscio spingono le persone a fuggire verso l’Etiopia, dove si rifugiano anche i Sud Sudanesi, vittime dal 2013 di una drammatica guerra civile.
In Nigeria, oltre alla persecuzione dei cristiani, si assiste al- la tratta delle donne verso l’Italia, dove sono vittime di sfruttamento sessuale.
In Libia, a seguito degli accordi europei per l’esternalizzazione delle frontiere, migliaia di migranti vengono bloccati e sottoposti a prigionia e torture.
Con i suoi 35 miliardi di dollari di fatturato, il traffico di esseri umani rappresenta oggi il terzo business più redditizio al mondo per il crimine internazionale, dopo le armi e la droga.
SERENA REGAZZONI