Diocesi Ventimiglia – Sanremo

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Sante Messe di Natale con il Vescovo

Liturgia Pellegrinaggi

Da 50 anni a servizio dei sofferenti

2 Giugno 2018

Grande appuntamento di fede e di popolo giovedì scorso a Pian di Nave, attorno all’Eucaristia, il tesoro più grande della Chiesa. Tra il forte di Santa Tecla e l’ampia distesa del mare, in una serata scandita da una brezza decisa, la comunità ecclesiale di Sanremo con il Vescovo Antonio Suetta si è ritrovata numerosa per dare vita ad una solenne Celebrazione Eucaristica a conclusione del mese di maggio e, in occasione del 50° anniversario di fondazione dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi, ha vissuto uno gesti più caratteristici delle giornate di Lourdes, dando vita ad una corale processione eucaristica, che ha anticipato per la città di Sanremo la festa del Corpus Domini.

È stata l’occasione per elevare al Signore la preghiera di rendimento di grazie per una delle attività più belle che la Chiesa di Ventimiglia – San Remo ha prodotto in questi anni, con il servizio di accompagnamento a Lourdes e in altri Santuari internazionali degli ammalati e dei disabili. “Nella visita di Maria alla cugina Elisabetta – ha detto Mons. Suetta nell’omelia, commentando il Vangelo della visitazione – possiamo ritrovare le indicazioni necessarie per l’agire della nostra Chiesa. Come Maria ha portato Gesù in grembo, anche noi oggi siamo chiamati a offrire Gesù ad un mondo che attende la salvezza, che chiede speranza, aiuto e consolazione. Questa missione va condotta con gioia, in atteggiamento di ascolto e con tanta tenerezza. La credibilità della nostra testimonianza passa proprio dalla nostra capacità di saper ascoltare i bisogni dei fratelli, perfino prevenendo le loro necessità, per proporre la tenerezza dell’amore di Dio ad ogni uomo. È questo il grande insegnamento che la sollecitudine di Maria ci mostra e può essere davvero il filo conduttore per quanto celebriamo stasera, ricordando l’anniversario di fondazione dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi, voluta cinquant’anni fa dal mio predecessore Mons. Angelo Raimondo Verardo, nella tradizionale data in cui si festeggia il Corpus Domini”. Un pensiero particolare ha rivolto agli ammalati in carrozzina, presenti alla Celebrazione: “I vostri occhi stasera siano gli occhi dei tanti nostri fratelli e sorelle che non possono essere qui con noi, ma che sentiamo presenti e uniti nella stessa fede per il Signore presente in mezzo a noi nel Pane di vita eterna”.

Ad affollare il piazzale sacerdoti, religiosi, seminaristi, autorità civili e militari, molti bambini che hanno ricevuto quest’anno la prima Comunione, rappresentanti delle confraternite e delle aggregazioni laicali che operano sul territorio, ammalati e disabili assistiti dai volontari di Lourdes.

Al termine della Celebrazione, si è snodata la processione eucaristica lungo corso Mombello e via Matteotti, su un tappeto di petali di fiori seminati dai bambini, tra le preghiere dettate da don Ferruccio Bortolotto e i canti in filodiffusione, curati dalla Corale Diocesana diretta da Davide Tepasso. Il Santissimo Sacramento, recato da Mons. Vescovo, ha attraversato il cuore della città, sotto un artistico baldacchino sorretto da otto giovani volontari barellieri di Lourdes. Un vero e proprio fiume di popolo, in preghiera e raccoglimento, ha inondato le vie del centro, offrendo una luminosa testimonianza della vitalità della Chiesa sanremese e del suo amore per la presenza eucaristica di Gesù.
Il lungo corteo è approdato in piazza Borea d’Olmo dove il Vescovo ha impartito la benedizione eucaristica.

A conclusione, Mons. Suetta ha ringraziato quanti hanno collaborato per rendere possibile lo svolgimento della manifestazione, che per la prima volta si è svolta in una forma così solenne: “Con questo gesto abbiamo reso evidente che Gesù cammina in mezzo a noi e attraverso di noi vuole raggiungere ogni uomo. Portiamo nel cuore la bellezza vissuta in questa serata per trarre forza ed entusiasmo nella nostra vita quotidiana, confidando sempre nella presenza del Signore in mezzo a noi, vivo nell’Eucaristia e operante nella nostra Chiesa”.

Alessandro Schiaccianoce

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