Nella nostra zona sono presenti luoghi molto suggestivi e intimi che sembrano fatti apposta per predisporre l’animo all’ascolto. Sicuramente uno di questi è il Santuario di Montenero, sopra Bordighera, dove, durante il weekend del 16 e 17 marzo, si sono svolti gli esercizi spirituali del settore adulti dell’Azione cattolica, sotto la direzione spirituale di don Luca Salomone, assistente diocesano adulti e parroco della Chiesa di Santa Maria Maddalena. Diversamente dagli altri anni – gli esercizi spirituali sono consueti durante la Quaresima per tutti i settori dell’Ac – si è deciso di organizzare l’attività in due giornate distinte per permettere ad un maggior numero di persone di partecipare.
La scelta è stata premiata: nel complesso una cinquantina di persone hanno trovato nell’intimità del luogo la possibilità di meditare e riflettere in silenzio lontani dal tran tran e dalle occupazioni quotidiane. Filo conduttore è stato il commento alla Prima Lettera ai Corinti attraverso la quale don Luca ha invitato i presenti ad essere “Contemplativi in Azione” predicando la Parola con la propria testimonianza di vita. I momenti di meditazione guidata si sono alternati a quelli del deserto, una ricerca silenziosa nella preghiera e nella rielaborazione personale; non sono mancati i momenti conviviali e di condivisione allietati dall’ottima cucina preparata dagli amici della Villetta che si sono generosamente offerti per questo servizio.
Nelle parole di don Luca “Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio …” esorta gli uomini di ogni tempo ad essere “unanimi nel parlare […] in perfetta unione di pensiero e d’intenti”; oggi, come all’epoca di Saulo, vi sono discordie che allontanano e dividono le persone: il termine etimologicamente significa proprio “cuori divisi” ed è ciò da cui dovremmo riuscire a tenerci lontani. La tensione escatologica dell’uomo è volta all’attesa della manifestazione del Signore: spesso noi cristiani sembriamo dimenticare che è questo il nostro percorso di vita e ci lasciamo invece affascinare da ciò che ce ne allontana. Paolo invita alla perfezione che si può ottenere con la preghiera, con l’ascolto della Parola e la sua messa in pratica.
Il culmine della lettera ai Corinti è sicuramente l’Inno alla carità: attraverso la “ruminatio” esso può accompagnarci nella nostra vita quotidianamente. “Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto”: anche il Vangelo della domenica ha contribuito a rendere concrete le parole di Paolo perché anche nel racconto evangelico la meditazione e il raccoglimento personale sono alla base per poi tornare nel mondo alle proprie attività … Pietro voleva costruire delle tende ma il Signore gli ha detto “il vostro posto è là”.
Valeria Ammirati