Mons. Antonio Suetta, vescovo diocesano, annuncia con soddisfazione alla comunità tutta l’avvenuta fusione per incorporazione della Fondazione Istituto Orfanotrofio San Secondo nella Fondazione Opera Diocesana della Preservazione della Fede, sancita il 30 dicembre, a mezzo di atto pubblico rogato dal Notaio Barbara Pilepich in Cuneo.
Tale procedura rientra nell’ambito del programma di riorganizzazione e razionalizzazione amministrativa delle parrocchie e degli enti ecclesiastici soggetti all’autorità episcopale, tenacemente perseguita dal Vescovo sin dall’inizio del suo mandato.
“Si tratta innanzitutto di una misura necessaria a seguito dell’esaurimento degli scopi istituzionali della Fondazione Orfanotrofio San Secondo – spiega Mons. Antonio Suetta -. Partendo da questa urgenza, abbiamo pensato nel contempo di ridare slancio all’attività dell’Opera diocesana della Preservazione della Fede, realtà esistente da diversi decenni, recependo tra i suoi compiti alcune finalità specifiche della fondazione incorporata, Istituto Orfanotrofio San Secondo, quali l’educazione e la formazione dei giovani e l’assistenza alle famiglie, in una chiave rinnovata e adeguata ai tempi correnti.
In tal modo – continua il Vescovo – non si perderà memoria del bene compiuto nel nostro territorio da parte della benemerita fondazione San Secondo, istituita come ente morale dall’allora vescovo Mons. Ambrogio Daffra (1841-1932) a favore degli orfani della città e della diocesi tutta, il quale potenziò l’ente di beneficienza creato dal suo predecessore Beato Mons. Tommaso Reggio: costui , infatti, aveva offerto sostegno alle fanciulle orfane del terremoto del 1887, affidandole alle cure delle suore di Santa Marta, da lui stesso fondate un decennio prima”.
“L’Opera diocesana Preservazione della Fede – prosegue Mons. Suetta – fondata nel 1955 dal Vescovo Mons. Agostino Rousset, come ente ecclesiastico attivo nella promozione della salvaguardia dell’ortodossia religiosa e della promozione della fede, attraverso questa fusione sviluppa e potenzia le sue finalità a servizio della comunità diocesana, in particolare dei giovani, in ossequio agli scopi fondativi dell’ente morale San Secondo, adeguati però al presente. Essa, infatti, si propone non solo di contribuire all’edificazione di una sempre maggiore unità umana e spirituale del clero, dei religiosi e dei laici della Diocesi di Ventimiglia – San Remo intorno al tema della evangelizzazione, pastorale giovanile e familiare ed educazione della gioventù, ma anche di valorizzare la promozione umana e sociale al fine di rendere ciascuno capace di animare con spirito cristiano, vale a dire con uno stile di vita coerente con il Vangelo, le realtà familiari e giovanili ecclesiali e sociali in cui è inserito, supportando le attività proprie delle Parrocchie della Diocesi”.
E conclude : “Desidero ringraziare il notaio Barbara Pilepich e il notaio Cesare Parola, unitamente al personale dello studio notarile, che ci hanno coadiuvato in questo lungo percorso, addivenendo ad una procedura che costituisce forse un’assoluta novità sul territorio nazionale. Estendo la mia gratitudine anche a S.E. il Prefetto di Imperia, Dottor Valerio Massimo Romeo, ed al Viceprefetto aggiunto Dottor Francesco Cardellicchio, nonché agli uffici della Regione Liguria coinvolti nella procedura, in particolare alla dirigente dell’Ufficio Affari Legislativi, Istituzionali e Legali Dott. Rossella Gragnoli e alla Dott. Marta Ristagno.
Ricordo con stima i membri degli organi direttivi di entrambe le fondazioni ed in particolare il Vicario Generale, Mons Antonio Arnaldi, che per tanti anni ha retto l’Istituto Orfanotrofio San Secondo, e Don Antonio Saccomanno per aver seguito gli adempimenti di entrambe le fondazioni; e tutti i tecnici coinvolti nella definizione della procedura a cominciare dall’Avv. Michele Gallucci e dal Dottor Patrik Novembre, lo Studio Tre di Sanremo, la geometra Alexandra Weiler che hanno seguito con passione e competenza l’evolversi della pratica. Un ringraziamento speciale va alla Dott.ssa Valentina Zunino, Direttore dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali per il coordinamento sapiente e diligente offerto al lungo e complesso iter burocratico”.
Nei prossimi giorni avverrà il passaggio di consegne con il rinnovo del direttivo di Opera Diocesana della Preservazione della Fede e si avvierà il nuovo corso di attività della Fondazione stessa.