Nella tradizione del Serra Club Sanremo si è svolta, presso il Seminario diocesano, la “Serata degli Auguri”, con i serrani riuniti accanto ai seminaristi a formare un’unica famiglia nel simbolo del S.Natale. Per capire meglio gli scopi di questo “club service” laico-cattolico, partiamo dalle sue origini negli Stati Uniti, nel 1935, dove quattro cattolici di Seattle creano un’associazione per sostenere le vocazioni e testimoniare nel mondo laico la cultura cristiana. Venne intitolata a Padre Junipero Serra, missionario Francescano del XVIII secolo, uno dei “fondatori” della Patria americana. L’arrivo in Italia, a Genova alla fine degli anni ’50 (a Sanremo nel 1971), fu una felice intuizione del card. G. Siri che ne apprezzò lo stile all’avanguardia ed i metodi operativi con logica e pragmaticità.
Vi era l’esigenza di una collaborazione tra la Chiesa gerarchica ed i laici risultando il loro apporto insostituibile in un mondo già all’inizio della secolarizzazione. La gerarchia riconosce che il Club è coinvolgente ed auspica che, in virtù della sua metodologia irripetibile, possa realizzare una complementarietà affatto invasiva con le strutture dellapastorale diocesana. Attività culturali giovanili anche per chi sta ai margini del mondo cattolico; concorsi scolastici; conferenze sull’importanza delle vocazioni fondamentali (vita, famiglia, studio, lavoro); una vicinanza, di vera amicizia e fratellanza, a seminaristi e sacerdoti; collaborazione con le associazioni ed i “club service” locali per una testimoniata condivisione etica: queste le tipiche attività che Serra International svolge nel mondo, anche confortato da una sentita preghiera. E’ con questo spirito che nell’incontro nel “nostro” seminario per il significativo ingresso di undici nuovi soci e per la celebrazione dei Vespri solenni cantati, officiati dal vescovo, mons. Antonio Suetta, hanno partecipato anche rappresentanti di associazioni e “club service” locali. Durante la funzione, la soprano Gabriella Costa, socia onoraria serrana, ha cantato, con emozionante partecipazione dei presenti, il Te Deum gregoriano ed il Panis Angelicus.
“ Il tema nazionale di quest’anno”, ha affermato in chiusura il presidente del club di Sanremo, Enrico Spitali, “è incentrato sull’incontro con Cristo come persona, non come idea astratta. Ci sono vari modi per incontrarlo e noi abbiamo scelto: “Dio è bellezza”. Nel mondo sensibile si manifesta anche nel sublime dell’arte e noi tratteremo dell’arte sacra: pittura, architettura, ma soprattutto musica. Prepareremo il concorso “Premio Luigi Paganini” per chierichetti e ministranti, lungimirante e storica invenzione (23a edizione) del nostro club; quest’anno affiancheremo un’innovazione accattivante e divertente: la classifica finale dipenderà anche da giochi e prove eseguiti il giorno della premiazione.” Ricordiamo anche il gruppo “Serra Giovani”, service a livello nazionale, che a Sanremo prevede la collaborazione con i “Martedì letterari” del Casinò per presentare, leggendone alcuni brani, pubblicazioni di particolare rilevanza etica.