La Parrocchia di San Giuseppe a Sanremo accoglie un ricco patrimonio artistico , dislocato non solo nella chiesa parrocchiale ma anche negli Oratori da essa dipendenti, alla cui conservazione ha provveduto con grande sforzo economico ed anche grazie al sostegno di fondazioni bancarie, singoli offerenti e della CEI. Oltre ciò molte iniziative caritative e assistenziali promosse con il contributo 8XMille sono state realizzate negli anni in strutture dedicate ad ambulatorio medico e consultorio familiare cattolico con sede negli spazi parrocchiali.
IL SITO
L’oratorio di San Costanzo, dedicato al martire della legione tebea probabilmente decapitato a causa della sua professione di fede cristiana ai tempi dell’imperatore Massimiano, fu ricostruito dopo il terribile terremoto del 1887 sul sedime di un preesistente edificio dedicato ai Santi Pietro e Pietro e Paolo, più volte rimaneggiato. Della fase barocca resta l’altare marmoreo con il dipinto del Piola raffigurante proprio il martirio del Santo eponimo. La chiesa attualmente è in concessione d’uso alla comunità cattolica di rito greco, di prevalente nazionalità ucraina, grazie ad un accordo tra la Diocesi l’esarcato apostolico per i fedeli Anche l’organo venne collocato, pur rimaneggiato per porre rimedio ai danni subiti a causa di quello stesso terremoto, nuovamente nell’edificio riedificato in semplici e modeste forme di gusto neoclassico.
L’IMMAGINE
La devozione mariana trova significativa espressione non tanto nell’oratorio di San Costanzo quanto nell’Oratorio di San Sebastiano o della Madonna dei Dolori nella piazzetta omonima , un vero scrigno d’arte celato nella fitta trama delle architetture del centro storico.
L’Oratorio di San Sebastiano trovò spazio nell’allora palazzo pretorio a partire dal 1508 quale ex voto fatto dalla comunità di Sanremo a San Sebastiano, protettore contro la peste, per aver miracolosamente preservato la città dalla gravissima pestilenza che nel 1502 aveva mietuto numerose vittime in questa zona. La titolazione alla Madonna dei Dolori deriva dal nome della Confraternita che prese ad officiarla attorno agli anni Sessanta del Settecento un’associazione che si occupava dell’assistenza sanitaria e del suffragio dei defunti. La decorazione interna venne affidata al pittore portorino Maurizio Carrega mentre Luigi Varese (1825-1889), tra il 1855 e il 1860, realizzò la sequenza di tele dipinte con i Sette dolori della Vergine che completano la meditazione sui dolori della Vergine proposta dal dipinto dell’altare maggiore dove compare la Vergine trafitta da sette spade che compiange il corpo del Figlio deposto dalla croce, con ai lati San Sebastiano e un altro santo.Grazie ad alcuni volontari esso è reso visitabile nei giorni di martedì e sabato dalle ore 10 alle ore 12.30
L’INTERVENTO DI RESTAURO 8XMILLE
All’interno dell’Oratorio di San Costanzo si trova l’organo costruito da “Giuseppe Maria Giordano”, Sanremo – 1727, restaurato nel 2008 grazie alla sinergia tra Parrocchia, Compagnia di San Paolo e 8XMille CEI. Realizzato nel 1727 dall’organaro Giordano di origine sanremese ad oggi risulta l’unica opera esistente di questo sconosciuto costruttore pur di non secondaria importanza : le ricerche d’archivio hanno individuato in lui anche l’artefice dell’organo di San Siro oggi non più esistente. Sua caratteristica è la disposizione della facciata in tre campate con cuspide centrale e ali laterali, con bocche allineate; la particolare foggia dell’elegante tastiera interamente costruita in noce ed il modo di ricavare i tasti.
Il restauro ha permesso il recupero estetico e funzionale dello strumento, rispettoso della sua storia e della sua funzione liturgica.
APPROFONDIMENTI