Il nostro pellegrinaggio ci porta a conoscere Vallebona, nell’entroterra di Bordighera, paese che è stato protagonista dell’ultima Giornata FAI di primavera, durante la quale l’associazione ha valorizzato anche il patrimonio culturale ecclesiastico in collaborazione con la parrocchia San Lorenzo martire e con l’amministrazione comunale.
Il SITO
L’Oratorio della Natività di Maria si trova al centro del paese, in posizione dominante rispetto alla sottostante chiesa parrocchiale. La sua costruzione si deve alla locale confraternita dei Disciplinati Bianchi che, attorno al 1780, ottenne dal parroco il permesso di edificare un nuovo edificio in luogo di alcune case e di una parte dell’area cimiteriale.
L’anno successivo la chiesa viene benedetta ed arricchita progressivamente di pregevoli opere d’arte, tra cui la pala d’altare raffigurante la Natività di Maria, opera del noto pittore Maurizio Carrega, il quale interviene anche ad affrescare la volta dell’aula effigiandovi l’Assunta. Al pittore Candellari sarà affidata, nel 1866, l’esecuzione degli affreschi con l’Ultima Cena, Gesù nell’orto degli Ulivi, all’interno e La Sacra Famiglia, San Carlo Borromeo e San Giovanni Battista, sulla facciata.
A testimonianza dell’attività confraternale restano i tipici banchi, disposti lungo le pareti laterali e la serie di mazze processionali con i Misteri della Passione che venivano utilizzate nelle processioni della Settimana Santa.
L’IMMAGINE
Oltre alle due immagini mariane appena ricordate, espressione viva della meditazione della storia terrena della Vergine, la fede locale ha preservato una ben più antica effigie, traslata in questo Oratorio dalla chiesa parrocchiale, nel frattempo oggetto di interventi di modernizzazione. Si tratta deI gruppo scultoreo raffigurante la Madonna in trono con Gesù Bambino tra i Santi Lorenzo e Giovanni Battista – corredato dall’iscrizione dataria Ave Regina Celorum 1546 – un raro esempio di pala d’altare completamente tridimensionale (relativamente agli elementi pervenuti), un’opera singolare nel contesto artistico del Ponente ligure. Essa costituiva l’ancona originaria della chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire, Al centro della struttura campeggiano la Vergine Maria in trono con il Bambino Gesù, affiancata da San Giovanni Battista (riconoscibile dal vello che indossa e dall’Agnello) e da San Lorenzo (chiaramente identificabile dalla graticola, simbolo del suo martirio). Nel 2004 in occasione della mostra “La Sacra Selva” le tre sculture, in allora collocate nelle nicchie del presbiterio dell’Oratorio della Natività, sono state restaurate : in quella stessa circostanza era stato possibile riconoscere come appartenenti allo stesso insieme alcuni elementi, rinvenuti nell’adiacente chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire. Si trattava di un pannello orizzontale lunettato recante, a rilievo, i mezzo busto dei Santi Pietro, a sinistra, e Paolo, a destra, ed angeli reggicorona al centro; al di sopra, trovava spazio un coronamento a mezza luna scolpito, raffigurante Dio Padre tra angeli, sormontato da una piccola figura di Putto reggente uno scudo crociato, elementi riutilizzati quale cimasa della cassa dell’organo Nicomede Agati e fratelli di Pistoia (1850). L’insieme, sopravvissuto nella sua interezza almeno fino al terzo quarto del Settecento, sebbene non più nella collocazione originaria, a motivo degli ammodernamenti subiti dall’edificio, era stato smembrato attorno al 1783, quando, essendosi conclusa la costruzione del nuovo Oratorio, Don Paolo Rossi “regalò’” alla locale confraternita le tre statue lignee, da collocare in altrettante nicchie della struttura, avviando la dispersione dei frammenti della carpenteria nei locali della chiesa fino a che, dopo la realizzazione della cantoria e l’acquisto del nuovo organo (1850-1867), le strutture del polittico furono collocate sopra lo strumento.Tra 2017 e 2019 si è posto mano al restauro di tutti gli altri elementi superstiti della pala d’altare a cura della Soprintendenza ; infine , su iniziativa del parroco Don Salvatore Crisopulli e con la collaborazione dell’Ufficio Beni Culturali diocesano, è stata proposta al pubblico una possibile ricostruzione dell’insieme, integrando le sculture e le componenti originarie in una nuova struttura.
L’INTERVENTO DI RESTAURO 8XMILLE
Tra il 2001 e il 2003 ha avuto luogo l’intervento di restauro delle facciate dell’Oratorio e dell’adiacente torre campanaria, i cui intonaci versavano in precario stato conservativo, con frequenti distacchi : quelli del prospetto principale, poi, recavano anche dipinti raffiguranti la Sacra Famiglia (al centro) e i Santi Carlo Borromeo e Giovanni Battista divenuti illeggibili.
INFORMAZIONI UTILI
Indirizzo : Vallebona
Apertura: contattare la parrocchia – Don Salvatore Crisopulli (333 776 1917) o il Comune di Vallebona
APPROFONDIMENTI