Diocesi Ventimiglia – Sanremo

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Arte Sovvenire

GRAZIE 8×1000 – 9 – Valle Argentina in direzione di Andagna

10 Maggio 2024

Risaliamo la Valle Argentina in direzione di Andagna, piccola frazione molinese, che vanta un’ampia chiesa parrocchiale dedicata alla Natività di Maria Vergine e pure il Museo Etnografico “Rinaldo Firighelli”e con la Biblioteca “Enzo e Nanda de Marchi” – nuovi poli d’attrazione culturale e volano per la riscoperta della ricchezza paesaggistica e delle tradizioni del borgo ligure.

Il SITO

La chiesa parrocchiale dedicata alla Natività di Maria Vergine è situata nel cuore del borgo. La facciata, assai semplice ed intonacata, è caratterizzata dal bel portale in ardesia locale e conclusa da un coronamento a timpano con spirali laterali, sotto il quale si aprono tre piccole finestre inquadrate da un’architettura dipinta. La sua costruzione risale al 1644.

L’IMMAGINE

La pala d’altare raffigura la Natività della Vergine ed è opera del noto pittore Lorenzo Gastaldi ed è datata 1681, ma degna di particolare devozione è la ben più antica rappresentazione dell’Annunciazione. Dopo alcune discussioni in merito ad una sua attribuzione, il dipinto databile intorno al 1460 o poco oltre, sembrerebbe appartenere al Maestro di Lucéram, ignoto artista attivo nella metà del secolo XV in ambito nizzardo, e con ogni probabilità costituì lo scomparto centrale di un polittico.

L’INTERVENTO DI RESTAURO 8XMILLE

Tra il 2012 e il 2013 è stato eseguito il restauro del campanile della chiesa parrocchiale, eretto nel 1693. La torre domina la piazza prospiciente la facciata principale della chiesa. A pianta quadrata, in pietra originariamente intonacata e decorata con partiture architettoniche, cornici, cornicioni e capitelli, è sormontato da una cupola con sfera e croce in ferro dalla caratteristica copertura in ardesia, a “ cipolla “, e lastre tagliate di forma arrotondata e posate come squame.

Il cattivo stato di conservazione determinava preoccupanti cadute e disgregazioni di intonaco che, negli anni, oltre a costituire un potenziale pericolo per i passanti, hanno lasciato emergere la pietra a vista su quasi l’intera superficie dei paramenti murari. I decori pittorici delle facciate ormai erano difficilmente leggibili così come in pessimo stato versavano i capitelli, le cornici e i cornicioni, sgretolati dagli agenti atmosferici. La copertura della cupola del campanile presenta ardesie per la maggior parte rotte, consumate o sfogliate, distaccate dal supporto, fissate con chiodi arrugginiti che non garantiscono la tenuta.

Si è quindi provveduto ad un restauro conservativo di tutti i paramenti murari a vista consistente in una attenta pulitura, disinfezione, stuccatura e consolidamento delle parti ammalorate ed all’eliminazione degli elementi incongrui. Inoltre, è stato attuato il restauro  degli intonaci ancora esistenti al fine di restituire unità di lettura all’opera, recuperando i pochi lacerti di intonaco dipinto, posti al di sotto della copertura del campanile. 

APPROFONDIMENTI

https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=75494

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