Il nostro pellegrinaggio ci porta a Torri, frazione di Ventimiglia (IM), oggi un poco più conosciuta anche fuori dai confini provinciali per la presenza dell’ecovillaggio di Torri Superiore. La comunità locale si raccoglie attorno al complesso parrocchiale costituito da canonica, chiesa parrocchiale e oratorio, i cui prospetti affacciano sulla piazza del paese.
Ben due interventi sono stati realizzati grazie al contributo erogato dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto : il recupero delle facciate, coperture e campanili del complesso parrocchiale ed il restauro dell’organo.
Il SITO
Il complesso parrocchiale della piccola frazione di Torri, in Ventimiglia (IM), è costituito da tre edifici adiacenti, funzionali alle attività pastorali condotte dalla comunità locale sin dal XVII secolo: la casa canonica (primo edificio sulla sinistra), la chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna Addolorata e San Luigi (al centro) e l’Oratorio di Sati Faustino e Giovita anche detto di San Luigi (sulla destra). Tre edifici con caratteristiche morfologiche differenti in ragione della loro funzione specifica e, soprattutto, della diversa epoca di costruzione, la cui storia testimonia della sempre fervida devozione locale. L’Oratorio risulta costruito attorno al 1656 a seguito di una supplica della popolazione della frazione, rivolta al Vescovo, di poter erigere un luogo di preghiera più vicino al loro abitato, trovandosi la Cattedrale, chiesa matrice del territorio intemelio, ad alcuni chilometri di distanza e difficilmente raggiungibile. Questa motivazione, oltre all’aumento della popolazione, determineranno la costruzione della nuova chiesa, tra il 1840 e il 1847 su progetto del capomastro Secondo Notari, solennemente benedetta nel 1894, ed eretta in parrocchiale nel 1921.
L’organo collocato nella chiesa è opera eseguita nel 1851 dal celebre costruttore Nicomede Agati, erede di una prolifica famiglia di costruttori d’organi, originaria di Pistoia. Basti pensare che son ben cinque gli organi da lui realizzati nella sola città di Ventimiglia tra gli anni quaranta e Cinquanta dell’Ottocento: uno, scomparso, per la chiesa di San Michele; uno, esistente e funzionante, per la Chiesa di Sant’Antonio abate, annessa all’ex Monastero delle Canonichesse Lateranensi, accanto alla cattedrale; uno per l’Oratorio della Santissima Trinità ; due per la cattedrale, di cui venne trasferito nella parrocchiale di Torri. Senza enumerare i numerosi strumenti ancora esistenti nelle altre parrocchie diocesane. Oltre all’accompagnamento liturgico, viene utilizzato per l’esecuzione di concerti di musica sacra inseriti nella prestigiosa rassegna del Festival Internazionale ‘Organi storici della Valle Roya e Bevera’, che coinvolge gli organi storici esistenti nei caratteristici borghi di Torri, Airole, Breil, fontan, Sospel, Tende, Saorge e La Brigue, per la valorizzazione di questo importante patrimonio organario.
L’IMMAGINE
All’interno della chiesa parrocchiale è conservato un gruppo scultoreo ligneo policromo che raffigura la Madonna addolorata nell’atto di compiangere il Figlio deposto dalla Croce nel suo grembo.La tradizione orale del luogo vuole la scultura realizzata dal celebre scultore genovese Anton Maria Maragliano: appare invece assai lontana per stile da questo artista. Una cartolina d’epoca conservata in sacrestia fa propendere per una datazione a metà secolo XIX, confermata da alcune notazioni d’archivio riportate dallo studioso Don Nino Allaria Olivieri secondo cui la statua sarebbe stata acquistata a Genova nel 1854 dal parroco di allora.
L’INTERVENTO DI RESTAURO 8XMILLE
Nel 2012 si è dato corso all’intervento di restauro degli esterni del complesso parrocchiale che ha interessato le coperture e le facciate della casa canonica, della chiesa parrocchiale dedicata a Nostra Signora Addolorata e San Luigi e dell’Oratorio dei Santi Faustino e Giovita. Il restauro ha consentito di recuperare le cromie originarie delle facciate, e di ripristinare la funzionalità delle coperture e dei campanili. La presentazione dei restauri è stata occasione per valorizzare nuovamente l’organo Nicomede Agati 1850, restaurato nel 2006.
APPROFONDIMENTI