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Vescovo

Il saluto di Suetta

29 Maggio 2016

Monsignor Suetta ha salutato i sacerdoti ed i fedeli presenti ieri alla celebrazione esequiale di monsignor Barabino, ecco il testo integrale

“Questa gremita assemblea eucaristica manifesta la Chiesa di Ventimiglia – San Remo, che spiritualmente qui tutta presente, unita in un momento di grande dolore, professa la sua fede nella vita eterna e nella risurrezione dei morti e rende grazie al Signore per il dono del ministero episcopale di Mons. Giacomo Barabino, mentre gli porge l’ultimo saluto e lo affida nella preghiera alla misericordia di Dio.

Saluto con affettuosa e deferente gratitudine l’Arcivescovo Metropolita di Genova Cardinale Angelo Bagnasco, i Confratelli Vescovi e le Onorevoli Autorità Civili e Militari presenti. Raccolti per congedarci da Mons. Giacomo Barabino, sentiamo sgorgare dal cuore più vivo che mai il ricordo della sua amabile persona, che lascia in ciascuno di noi una formidabile scia di luce, la luce della fede, ed una dolcissima nostalgia di bontà: sono questi i tratti più evidenti del suo servizio pastorale. Autentico uomo di Dio, ha vissuto il suo sacerdozio prevalentemente a fianco del compianto Cardinale Giuseppe Siri, di cui fu fedele e amato segretario prima e vescovo ausiliare poi, e da cui ereditò l’attitudine al servizio fedele, generoso, coraggioso e leale della Chiesa di Cristo; il ricordo e l’affetto per il “suo” cardinale è rimasto indelebile anche negli ultimi tempi quando l’inesorabile malattia ne aveva compromesso la lucidità e la memoria; chiedeva spesso se “il cardinale fosse arrivato…” e mi piace pensare ora all’incontro con lui. Vescovo di Ventimiglia – San Remo nel 1988, ha immediatamente conquistato clero e fedeli per la generosità, la bontà e la saggezza: si è presentato in punta di piedi ed è entrato cuore di tutti. Ha amato la sua Chiesa con instancabile dedizione ed è stato ricambiato con meritata stima e tenero affetto fino agli ultimi istanti della sua esistenza. È per me doveroso ringraziare, anche a nome dei familiari e dei parenti, coloro che, esprimendo sensibilmente il cuore dell’intera Diocesi, gli sono stati vicini nel declino delle forze e nella fragilità della malattia: il personale di Casa Rachele, le Suore di Santa Marta della Comunità del Seminario, in particolare Suor Ferdinanda, e i seminaristi.

Abbiamo voluto predisporre un’immaginetta ricordo con una foto recente, scattata lo scorso Natale, ma rappresentativa dello stile di tutta la sua vita. Era a tavola per il pranzo: vedendo una donna anziana in difficoltà, si è alzato prontamente e, avvicinatosi a lei, ha incominciato ad imboccarla; il personale, commosso, lo ha ripreso in uno scatto che ci restituisce tutta la delicata sensibilità del suo animo. A commento dell’immagine ben si adatta il proposito scritto da San Giovanni XXIII nel suo “Giornale dell’anima”, parole che Mons. Barabino ha sempre ostinatamente incarnato con chiunque: “Voglio essere buono. Buono sempre. Buono con tutti”.

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