Siamo scesi nell’inferno della Sierra Leone accompagnati dalla figura di un medico che da anni si spende nel salvare e riaccompagnare a dimensioni più umane i bambini che laggiù vivono terribili esperienze.
Roberto Ravera è un laico che ha gettato l’àncora al di là del proprio orizzonte, presidente di FHM Italia Onlus e del Ravera Children Rehabilitation Centre (RCRC) di Freetown.
«Operiamo da diversi anni – dice Ravera – in una realtà tra le più povere del mondo, con profonde ferite provocate da una lunga guerra civile e, più recentemente, da una grave epidemia da Ebola».
«Era da tempo – prosegue – che dentro di me stava maturando qualcosa, ma non capivo cosa. Durante un convegno di medicina ho avuto l’occasione di visitare un convento di padri Saveriani ed al cospetto di uno di loro, questo mi disse: ti stavo aspettando. Lì ho avuto la risposta».
Il suo progetto vuole apportare un modello di intervento clinico, riabilitativo ed educativo nell’ambito della salute mentale dei minori.
Opera con volontari e personale locale da lui formato, lavorando, in termini di cooperazione «sostenibile», a percorsi in grado di funzionare in modo autonomo nel medio e breve termine.
«La nostra forza sta nel credere in noi sapendo che, se anche siamo una piccola goccia nel deserto, possiamo far nascere e rinascere una speranza. Contiamo solo su chi ci aiuta, gli amici, le persone sensibili che hanno visto e capito queste tragedie. Siamo una piccola realtà che lavora direttamente, senza intermediari, tanto meno finanziari».
Marco Crovara