In vista della Domenica della Parola di Dio, che si celebra il prossimo 21 gennaio, l’Ufficio Catechistico, l’Ufficio Liturgico, l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e l’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto hanno preparato un Sussidio con alcune proposte per la preghiera e la meditazione centrate sul “Kerygma”.
Questo termine, spiega nella presentazione Mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI, indica “il contenuto fondamentale dell’annuncio cristiano: Gesù Cristo morto e risorto. Alle donne e agli uomini di oggi, che non si accontentano di vivere ma desiderano una qualità alta della vita, la fede cristiana propone la vita del Crocifisso-Risorto. È lui, che ha dato se stesso per gli altri passando anche attraverso la morte, che il cristiano testimonia senza paura”. Ecco allora che, osserva Mons. Baturi, “il kerygma cristiano non è una nozione o una affermazione appresa a memoria: è una relazione, una esperienza concreta condotta insieme e mantenuta nel tempo con tenacia”.
Le Sacre Scritture, ricorda il Segretario Generale, “ospitano questo kerygma, il racconto di quello che i nostri padri nella fede hanno sperimentato e si sono impegnati a trasmettere alle generazioni future”. “Grazie all’azione dello Spirito – aggiunge – le Scritture colmano il divario temporale tra la comunità ecclesiale di oggi e la Chiesa primitiva e preparano il cuore a fare la stessa esperienza, la stessa sequela di Cristo, la stessa figliolanza del Padre celeste”.
In quest’ottica, il Sussidio – che contiene testi, musiche, commenti e immagini – vuole essere uno “strumento per la preghiera e la meditazione personale e comunitaria”.