In occasione del Pontificale che si è celebrato stamattina al Santuario della Madonna della Costa nella solennità dell’Assunzione di Maria al cielo, il Vescovo di Ventimiglia Sanremo ha detto nell’omelia:
“L’Assunzione di Maria ci richiama la realtà della corruzione a cui tutti noi esseri umani siamo soggetti per la nostra fragilità. La corruzione che in definitiva è la morte. Maria, capolavoro di Dio, è stata sottratta a questa corruzione e in anima e corpo è stata portata a contemplare il Figlio nella gloria del Paradiso.
Oggi noi assistiamo a un continuo e incessante lavoro finalizzato a contenere nella nostra vita gli effetti della corruzione fisica e del tempo su di noi. Pensiamo all’industria dei cosmetici e della bellezza, pensiamo alle strutture che curano la prestanza fisica del corpo contro i segni di invecchiamento. Ma io vorrei dire che non basta curare i sintomi, se non si interviene sulle cause. La corruzione fisica può essere vinta solo grazie alla presenza e all’azione di Dio nella nostra vita. È lui che può mantenere la freschezza del nostro spirito e ci offre la prospettiva dell’immortalità e della vita eterna. Alla corruzione fisica si aggiunge la corruzione morale, che vediamo dilagare nel nostro mondo a tutti i livelli.
Oggi viviamo in una società in cui, per dirla con Manzoni, si esalta il vizio e si deride la virtù. I cristiani sono il popolo che appartiene a Cristo e che può contrastare la mentalità del mondo per affermare un modello più alto del vivere.
Il Magnificat di Maria è il canto della lode a Dio che rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili, ricolma di beni chi ha fame e rimanda i ricchi con le mani vuote.
L’Assunzione di Maria al cielo ci richiama alla speranza della nostra fede, e ci sostiene nel cammino terreno, consentendoci di tenere fisso lo sguardo sulle realtà celesti. In questo modo ogni cosa prende il proprio posto e la propria misura. Nella prospettiva dell’eternità e dell’eterna vittoria dei giusti”.
Alessandro Scaccianoce