«Sarà la festa della Madonna, non dell’ndrangheta». All’indomani della decisione di riportare nella città di confine, dopo le voci dei mesi scorsi che parlavano della rinuncia alla realizzazione della terza edizione della festa della Madonna di Polsi, dopo le ultime inchieste tristemente associate ai summit della criminalità organizzata calabrese in Aspromonte, sono queste le parole di don Ferruccio Bortolotto, vice moderatore della curia diocesana. Consapevole delle perplessità sollevate a Ventimiglia dalla richiesta di Antonio Versace, promotore della cerimonia che si svolgerà nel borgo storico il 15 settembre, dice: «Non si può vietare un atto devozionale. Il nostro vescovo è sempre molto rigoroso e fedele alla liturgia e lo sarà in maniera particolare in questa occasione. Occorre distinguere l’aspetto religioso e devozionale da chi se ne è appropriato, usando la fede e i suoi simboli per altri scopi.
Siamo con il vescovo di Locri – Gerace, che non ha soppresso la festa, ma ha aumentato la vigilanza e ha avuto parole durissime contro la ‘ndrangheta ed i suoi rituali: «Desidero ribadire la mia ferma condanna verso chi in questo santuario è venuto nonostante conservasse in cuore propositi di male, senza alcuna intenzione di fede e di preghiera. Questi l’hanno profanato e hanno contribuito a creare un’immagine distorta della religiosità mariana e del nostro santuario. Hanno fatto credere che si potesse essere nello stesso tempo devoti di Maria e operatori di morte.
Per il male fatto a questa terra, vera periferia dell’Italia e non solo, la condanna nei loro confronti è senza appello, definitiva».
A spingere il «Comitato feste di Ventimiglia» a rinunciare alla celebrazione, anche in virtù delle proteste nate da un gruppo di fedeli del santuario di San Secondo, è stata sia l’attenzione preoccupata della commissione parlamentare antimafia, sia il risalto mediatico negativo che l’iniziativa stava riscuotendo: perché un conto è festeggiare la Madonna della Montagna a Polsi, un altro è portare la cerimonia a Ventimiglia, dove è reale il rischio che a pesare sia soprattuto la sua triste fama e non la fede popolare.
La messa per la Madonna di Polsi si svolgerà il 15 settembre alle 18 nella chiesa di San Michele.
Da IL Secolo XIX – Patrizia Mazzarello
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