«È l’Assunta, è il giorno giusto!” ha confidato don Umberto Collecchia al vescovo in ospedale la mattina del 15 agosto. Era lucido, sereno, pronto per abbracciare sorella Morte ed incontrare il Signore. E così è avvenuto nella notte successiva, tra la solennità mariana e la festa di San Rocco, patrono della sua comunità a Vallecrosia.
La sua fede incrollabile gli ha permesso di vivere anche gli ultimi mesi di malattia con quello spirito di totale affidamento al Padre che ha impregnato la sua vita, facendo dell’umiltà, della mitezza, della pazienza, dell’accoglienza, uno stile di vita a servizio di Dio e della Chiesa.
«Sapeva parlare al cuore delle persone e chiunque lo incontrasse vedeva nei suoi occhi il mistero di Gesù. – ha detto il vescovo nell’omelia del funerale – Era un uomo di preghiera, da cui traeva alimento questo suo atteggiamento».
Ha scelto di essere sepolto nella terra del cimitero di Vallecrosia, vestito dei paramenti verdi, segno di speranza, ma anche dell’ordinario, di una fede da vivere nella quotidianità di ogni giorno. «Don Umberto era follemente innamorato di Gesù e della sua gente! – commenta don Antonio, suo successore a San Rocco – Facciamo nostre le parole di Sant’Agostino: “Non ti chiediamo perché ce l’hai tolto, ma ti ringraziamo perché ce l’hai donato!”»
Simone Perotto