«Vigilare contro la cultura della scarto in ambito sanitario» è stato l’invito che papa Francesco ha rivolto ai partecipanti all’incontro promosso dalla commissione carità e salute della Cei, durante l’udienza particolare tenutasi a Roma in occasione della giornata mondiale del malato.
Il Papa ha spiegato che la ricerca ha prodotto preziosi risultati in questi ultimi decenni per la cura di alcune patologie, ma ha evidenziato altresì che l’impegno non è invece assicurato per le malattie rare e neglette, verso le quali non sempre viene prestata la dovuta attenzione.
«Se c’è un settore in cui la cultura dello scarto fa vedere con evidenza le sue dolorose conseguenze è proprio quello sanitario», ha detto il pontefice. «Quando una persona non viene messa al centro e non è considerata nella sua dignità», continua, «si ingenerano atteggiamenti che possono portare addirittura a speculare sulle disgrazie altrui».
Occorre essere «vigilanti», affinché «non sia solo il denaro a orientare le scelte politiche e amministrative». Infine, ricordano che le persone malate sono «membra preziose della Chiesa», ha chiesto al Signore che essi «possano diventare forti nella debolezza» e «ricevere la grazia di completare ciò che manca in noi delle sofferenze di Cristo, a favore della Chiesa suo corpo».