La serata mensile di preghiera con il metodo della lectio divina è diventato un appuntamento irrinunciabile per i tantissimi fedeli che ogni volta si ritrovano, il primo venerdì del mese da ottobre a giugno, presso l’oratorio dell’Immacolata in piazza san Siro, davanti alla cattedrale di Sanremo alle ore 20,45 per gustare la scuola della Parola.
Un’organizzazione fedele alla tradizione e ricca di simboli e canti grazi all’animazione della comunità del seminario che conduce la preghiera è uno dei due motivi del successo dell’apprezzata iniziativa. L’altro è il percorso che il vescovo Antonio Suetta con la sua predicazione costruire ogni anno mese dopo mese sviluppando un tema che diventa un profondo e pratico corso di scuola di preghiera, come nella sua identità più profonda la lectio divina desidera appunto essere.
Dopo le parabole del Regno, lette, meditate e pregate durante l’ultimo ciclo conclusosi, quest’anno pastorale l’attenzione sarà dedicata a cogliere il significato della vita cristiana intesa come chiamata alla santità universale del popolo di Dio. Il titolo del programma delle nove serate di contemplazione biblica è preso dalla lettera di Romani: “Amati da Dio e santi per vocazione” e verrà articolato attraverso due filoni: uno di taglio antropologico e teologico, esaminando la ricchezza della scrittura riguardo le iniziative di amore che il Padre riversa con abbondanza di grazia su tutti i suoi figli, e – realizzando un percorso che attraversa così tutta la bibbia – un secondo versante che ci introdurrà alla risposta di amore di alcune grandi figure della tradizione giudaico cristiana che nel cammino di santità personale hanno trovato il modo di aderire in maniera feconda alla chiamata di Dio.
Con il desiderio di riflettere e pregare quindi sul destino di ciascuno di noi: bisognosi di percepire la presenza di Cristo nella nostra vita e capaci pertanto di essere strumenti nella sue mani con il dono della nostra esistenza per l’edificazione del Regno. Sul versante teologico si comincerà dall’atto della creazione così come lo descrive con tenerezza il profeta Geremia: “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato”. L’uomo viene così definito come “vocazione di Dio” (punto di partenza scelto per la serata del 6 ottobre 2017). Tema che sarà poi approfondito con le meditazioni successive: “esistere è una vocazione”, “la vocazione alla festa” (come sempre ci ricorda papa Francesco a riguardo di una vita di fede che è autentica anche quando riesce a trasmettere la serenità, la mitezza e la passione con cui si conduce la propria esistenza); Una vocazione che il mistero pasquale ci dispiega in tutta la sua bellezza mettendoci davanti il Risorto come archetipo e destino per ogni uomo per cui “la Pasqua è essere chiamati a ritrovare la propria identità”.
Sul fronte biblico ci sarà l’invito di camminare insieme alle figure di Abramo (chiamato alla paternità e alla fede), di Samuele (la vocazione di un fanciullo, ad indicare che ogni istante della vita cristiana può essere l’inzio di della risposta a Dio), di Giobbe con la sua fede concreta e provata perchè egli è “l’uomo chiamato nella notte”, di Maria semplice eppur completo esempio di vocazione realizzata con il suo canto di amore “accada a me secondo la tua parola” e, per l’incontro conclusivo, del Signore Gesù stesso: sintesi perfetta della chiamata divina e della risposta umana.
Dal sito diocesano sarà possibile scaricare nella settimana della lectio divina mensile il libretto con la traccia della preghiera e i brani biblici che ispireranno la meditazione del vescovo. E’ questo un modo per arrivare preparati anticipando il momento di preghiera comunitaria e di poterlo prolungare al termine continuando con la propria riflessione personale. Oltre al già citato incontro iniziale per venerdì 6 ottobre, gli altri appuntamenti del percorso della lectio diocesana sono fissati per le serate del 3 novembre, 1 dicembre, 12 gennaio, 2 febbraio, 2 marzo, 6 aprile, 4 maggio e 1 giugno.
Il manifesto riassuntivo è scaricabile dal sito della diocesi.