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Malati: ritiro spirituale

9 Maggio 2016

Domenica 8 maggio i nostri malati hanno vissuto una giornata speciale nel Seminario vescovile di Bordighera in occasione dell’annuale Convegno diocesano loro riservato. Il personale volontario dell’Opera diocesana pellegrinaggi si è preso cura di loro proponendo la testimonianza di Danila Castelli, riconosciuta ufficialmente guarita in maniera istantanea, continuativa e inspiegabile da grave malattia, e dunque miracolata, durante un pellegrinaggio a Lourdes.
Ecco in breve la storia della signora Castelli: ammalatasi di cancro nel 1982, subisce numerosi e severi interventi chirurgici, senza alcun beneficio. Nel maggio 1989, nel corso di un pellegrinaggio a Lourdes, Danila esce dalle Piscine del Santuario e sperimenta una straordinaria sensazione di benessere. Ella dichiara poco dopo la sua guarigione al Bureau delle constatazioni mediche di Lourdes. Dopo cinque riunioni (1989, 1992, 1994, 1997 e 2010) il Bureau constata la guarigione con votazione palese e unanime: «La signora Castelli è guarita, in modo completo e duraturo, dalla data del suo pellegrinaggio a Lourdes nel 1989, dalla sindrome della quale soffriva e ciò senza alcun rapporto con gli interventi e le terapie subite».
Danila Castelli ha ripreso da allora una vita del tutto normale. Il Cmil (Commissione medica internazionale di Lourdes), nella sua riunione del 19 novembre 2011 a Parigi, ha certificato che «il modo della sua guarigione resta inspiegato allo stato attuale delle conoscenze scientifiche». Il 20 giugno 2013 monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, la diocesi di residenza di Danila Castelli, ha dichiarato il carattere «prodigioso – miracoloso» e il valore di «segno» di questa guarigione. È la 69a guarigione di Lourdes riconosciuta miracolosa dalla Chiesa.
La testimonianza della miracolata è stata semplice e profonda. Non si è fermata soltanto all’esperienza della sua guarigione, ma ha condiviso così la sua esperienza di di vita: “Accettare la morte di un figlio è stato durissimo, ma non ho mai ceduto alla disperazione. Poi la malattia che devastava il mio corpo ed accanto a me mio marito era pieno di rabbia. Fin dalla giovinezza Gesù Cristo è stato il mio compagno di vita e durante la malattia è diventato il mio amore, ho riscoperto il rapporto con lui. La guarigione è arrivata inaspettata molto dopo”.
Durante la Messa del pomeriggio il vescovo ha invitato i presenti a contemplare il Signore risorta accanto a noi che si piega a dare senso alle piaghe ed al dolore.

Henricus Otten

Bordighera, 9 maggio 2016

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