“UNA MANO A DIO E L’ALTRA AI FRATELLI”
Messaggio per la Quaresima 2019
La Chiesa con la Quaresima si prepara alla celebrazione della Pasqua di Risurrezione del Signore. L’itinerario quaresimale si ispira agli avvenimenti dell’Esodo e lo fa rivivere spiritualmente. L’Esodo di Israele si articola in diversi momenti: liberazione dall’oppressione egiziana, pellegrinaggio nel deserto, dono della legge divina e alleanza, ingresso nella terra promessa.
Sono tappe essenziali anche per noi, che stiamo per incominciare il tempo santo della Quaresima: “tutte queste cose accaddero a loro come esempio e sono state scritte come ammaestramento nostro” (1Cor 10, 11-12). È dunque fondamentale che ognuno si incammini in questo tempo santo con profonda consapevolezza e la decisa volontà di accogliere l’invito del Signore alla conversione.
Convertirsi significa innanzitutto riconoscere il proprio peccato, che porta ad essere lontani dal Signore vivendo l’esistenza come se Egli non ci fosse e che deturpa la vita personale e sociale con tante sue tristi conseguenze. Tale umile consapevolezza, suscitata nel cuore dall’ascolto rinnovato della Parola di Dio, apre al desiderio di rinascita spirituale e, mediante i gesti della penitenza come il digiuno e l’elemosina, conduce ad una più decisa sequela di Gesù accompagnando il credente fino alla rinnovazione della grazia e degli impegni battesimali nella santa veglia pasquale.
Il “dono delle lacrime” celebrato nel Sacramento della Penitenza purifica lo sguardo del cuore e sostiene il percorso di un vero rinnovamento interiore capace di esprimersi in scelte concrete e permanenti di obbedienza ai comandamenti e di servizio ai fratelli.
Raccogliendo l’ammonimento del Papa nel suo messaggio per la Quaresima, non dobbiamo dimenticare le chiare parole della Prima Lettera di Giovanni: “Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello (4, 11.19-21).
Se da una parte siamo ancora una volta chiamati a lasciarci afferrare da Dio affinché ci faccia ritrovare la gioia di essere veramente suoi nell’amicizia e nella fedeltà, dall’altra non possiamo trascurare di rendere visibile, concreto e autentico tale avvenimento aprendo il cuore ai fratelli, soprattutto i più deboli e i più bisognosi. Ecco dunque che il percorso delineato dalle opere di misericordia corporale e spirituale può fornire a ciascun pellegrino quaresimale una mappa efficace per raggiungere il traguardo della riconciliazione e della vita nuova.
Esorto tutti i fedeli della Diocesi di Ventimiglia – San Remo a partecipare con fede generosa alle diverse iniziative di preghiera e di ascolto della Parola di Dio predisposte sia a livello diocesano che parrocchiale e tra queste segnalo le Stazioni Quaresimali, dedicate quest’anno alla preghiera per le vocazioni, e la Lectio divina. Invito anche a partecipare alle molteplici attività proposte dalla Caritas Diocesana, che molto opportunamente ha ispirato la proposta quaresimale ad un efficace monito della Sacra Scrittura contenuto nel Libro del Siracide: “La tua mano non sia tesa per prendere e poi chiusa nel restituire” (4, 31).
Mentre chiedo intensa preghiera per me e per la nostra Chiesa di Ventimiglia – San Remo, benedico tutti con grande affetto ed auguro una buona Quaresima.
Sanremo, 22 febbraio 2019.
Festa della Cattedra di San Pietro.
+ Antonio Suetta
Vescovo di Ventimiglia – San Remo