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Norme per la Celebrazione dei Sacramenti

18 Marzo 2020

Reverendi e Carissimi Confratelli,


trasmetto in allegato la Nota della Segreteria Generale della CEI “Suggerimenti per la celebrazione dei Sacramenti in tempo di emergenza Covid-19“, che faccio integralmente mia e che quindi ha valore normativo per la Diocesi di Ventimiglia – San Remo.

Aggiungo che, secondo quanto disposto dal can. 961 C.J.C., ho incaricato il Cappellano dell’Ospedale Civico di Sanremo, Reverendo don Giuseppe Puglisi (o suo eventuale sostituto) di impartire quotidianamente l’assoluzione generale dalla Cappella dello stesso Ospedale destinata ai pazienti in pericolo di vita, che non possono essere raggiunti dai sacri ministri (specialmente i ricoverati presso i reparti di malattie infettive, terapia intensiva e pronto soccorso).

Chi tra voi fosse a conoscenza di situazioni simili irraggiungibili dal sacerdote, può chiedermi telefonicamente la stessa facoltà “per modum actus”  oppure avvalersene, sempre “per modum actus“, in caso di estrema urgenza, e successivamente comunicarmelo.

E’ bene che i fedeli conoscano questa sollecitudine dei Pastori affinché possano spiritualmente unirsi sia nel caso si trovino ricoverati in pericolo di vita sia nell’evenienza abbiano congiunti e familiari in gravi condizioni presso l’Ospedale o altra struttura.

E’ opportuno ricordare ai fedeli che, secondo il disposto del can. 963 C.J.C., colui al quale sono rimessi i peccati gravi mediante l’assoluzione generale, se sopravvive all’emergenza, ha l’obbligo di accostarsi alla confessione individuale.

All’assoluzione generale, si accompagni sempre anche la concessione dell’Indulgenza Plenaria “in articulo mortis”, con la seguente formula:“In virtù della facoltà datami dalla Sede Apostolica, io ti concedo l’indulgenza plenaria e la remissione di tutti i peccati, nel nome del Padre e del Figlio + e dello Spirito Santo”, da pronunciare dopo la formula dell’assoluzione sacramentale.

Rendo noto che ogni giorno, quando la liturgia lo consente, celebro la Santa Messa per i moribondi e gli agonizzanti, prevista dal Messale Romano, ed esorto anche voi a fare altrettanto, almeno in qualche occasione.

In profonda comunione di preghiera e di affetto, vi ringrazio della vostra sollecitudine e della vostra buona testimonianza e, benedicendovi con affetto, vi saluto caramente.

+ Antonio Suetta
Vescovo di Ventimiglia – San Remo

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