Oggi è la giornata mondiale del povero e un modo per esser loro vicino, è quello di condividere insieme il pranzo. Così la caritas diocesana ha promosso, con la collaborazione dei centri di ascolto di Ventimiglia e Sanremo, due momenti di incontro con i poveri del nostro territorio. Per la zona di levante – Bordighera e Ventimiglia –, grazie alla disponibilità di Padre Faustino dei frati francescani di Terrasanta, saremo loro ospiti e potremo partecipare alla Messa delle 11,30, presieduta da don Ferruccio Bortolotto, vicario episcopale per l’area carità e missione. Seguirà il pranzo condiviso nel salone parrocchiale. Alle 14,30 si terrà una simpatica rappresentazione teatrale, dal titolo «Scusi, è libero?», realizzato da «Gli amici di Enrica», compagnia teatrale di caritas intemelia, accompagnata dalla musica del Trio scampato.
A Sanremo saranno due gli appuntamenti: a san Siro, un pranzo organizzato dalla parrocchia dopo la Messa e nella cappella di casa papa Francesco, alle 12, la Messa presieduta dal nostro vescovo. Seguiranno il pranzo e la tombolata. Certo, questo non esaurisce il nostro impegno, anzi, il condividere il cibo con i bisognosi, ci sollecita ad essere sempre più attenti alle singole persone. «Abbiamo mai mangiato insieme?» è un modo per dire all’altro che non siamo né parenti né amici: bene, da lunedì non potremo più dirlo a nessun povero. Adesso siamo parenti, parenti stretti.
D’altra parte, la preghiera dei poveri recita «Padre nostro», a significare che Dio è padre di tutti e che quindi tutti siamo fratelli. Speriamo di non dimenticarcelo appena alzati da tavola o svoltato l’angolo. Per una volta diamo retta a Gesù: «Quando offri un pranzo, invita i poveri e sarai beato, perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti» (Lc 14, 12–14).
Achille Grassi