Questi tempi annoverano tra i problemi pastorali più urgenti quello della scarsità del clero.
Le diocesi tentano così di non trascurare nessuna comunità e i sacerdoti e i diaconi vivono la necessità di vivere e lavorare insieme, per costruire programmi di formazione e catechesi che si rivolgano a più parrocchie, per dimostrare ai fedeli, anche con l’esempio della loro vita in comune, la presenza viva della Chiesa.
Nella nostra diocesi, nella zona di Camporosso e Dolceaqua, don Yobani Vergel Arias è stato nominato amministratore parrocchiale di ben cinque comunità e collabora con sacerdoti e diaconi per offrire una linea pastorale comune.
A Camporosso può contare sull’aiuto del diacono Antonio Saccomanno, prossimo all’ordinazione presbiterale, che vive e opera già da alcuni mesi nella casa canonica, occupandosi in maniera particolare della pastorale giovanile, con la soddisfazione della comunità ecclesiale e civile che apprezzano il lavoro e l’entusiasmo con cui Antonio sta rilanciando le attività della parrocchia. L’oratorio è proprio il fiore all’occhiello del suo lavoro, cominciato il mese scorso quando, nel pomeriggio del 15 ottobre, è iniziato l’anno oratoriano presso le opere parrocchiali del centro «Giovannino Croese», il cappuccino molto amato e venerato a Camporosso, con l’appellativo di «Padre Santo». Presenti un centinaio di bambini e il vescovo Suetta che, a fine giornata, ha celebrato la Santa Messa conclusiva e ha incoraggiato la missione degli animatori nell’evangelizzazione dei giovani.
Antonio si sta dedicando, negli ultimi mesi, alla preparazione dei formatori oratoriani. Tante le giovani famiglie dove i genitori, generos, dedicano il loro tempo all’educazione dei figli altrui e importamte il lavoro di un gruppo di giovani che si distinguono per fantasia e capacità nelle attività, continuando a crescere in oratorio, impegnandosi sul doppio fronte dell’animazione per i loro amici più piccoli e il loro cammino di crescita cristiana e umana attraverso gli incontri ai quali partecipano ogni settimana. Don Saccomanno spiega l’evolversi del progetto educativo che ha in mente per il centro giovanile: «In questi mesi l’oratorio sarà aperto tutti i pomeriggi, per consentire ai ragazzi del paese di trovare un’ambiente caldo e familiare, dove poter passare il loro tempo libero. Nello stesso tempo sto curando la formazione dei giovani animatori. L’idea è di proporre, dopo Natale, cammini di crescita e di confronto attraverso attività ed eventi che sappiano aggregare i giovani di Camporosso».
Sempre a favore del paese si è già impostata la collaborazione con gli insegnanti per continuare l’attività del doposcuola, molto apprezzata e desiderata dalle famiglie, specie quelle dove entrambi i genitori lavorano.