il 26 novembre a Chiavari si è tenuto l’incontro della regione ecclesiastica ligure della Pastorale dello Sport di cui il nostro vescovo Antonio è delegato regionale.
Qui un riassunto del suo intervento dalla sintesi fatta dagli organizzatori dell’evento.
Sua Eccellenza Antonio Suetta traccia le linee che uniscono missione sportiva e missione evangelica. “La Chiesa nel passato ha cercato di svolgere un ruolo nella missione ‘Sport per tutti’.
Era tradizione che a ogni chiesa fosse allegato un campetto, una struttura non solo materiale, un ente di aggregazione. Il mondo sportivo non deve essere un mondo a parte, l’attività pastorale della Chiesa, soprattutto per i più giovani, deve essere efficace e autorevole. Insegniamo loro a scalare e scavare, ossia cogliere gli slanci, acquisire la capacità di mettersi i gioco e allo stesso tempo mitigarli e indirizzarli. Imparare a accogliere e ascoltare le fragilità del tempo che viviamo”. Disponibile ad accogliere i suggerimenti delle altre voci. “La molteplicità delle esperienze ascoltate in questa tavola rotonda mi ha molto interessato e colpito. C’è responsabilità verso gli altri, non solo verso se stessi, verso la propria società, i compagni, la famiglia, la società intesa come comunità più ampia. L’aspetto più significativo che affiora da queste esperienze è la umanità di queste persone.
Questa è la connotazione cristiana più autentica. La gentilezza vince sull’ignoranza, ricordiamolo”.