E’ nuovamente giunta la Settimana di preghiera per l’unita dei Cristiani, una Settimana speciale, una Settimana piena di gioia e commozione, di responsabilità e di dovere, poiché ha come scopo la realizzazione della volontà del nostro Salvatore Gesù Cristo: “Che tutti siano una cosa sola” (Gv 17, 21). Quest’anno il tema di riflessione sul quale siamo chiamati a confrontarci è: “Cercate di essere veramente giusti” (Deut. 16 -18, 20)
Ci troviamo in un mondo inquieto e pieno di arroganza, dove spesso i problemi, gli antagonismi, le inimicizie e le guerre fanno rumore, si corre il rischio di giungere alla propria autodistruzione. Noi cristiani, d’altra parte, continuiamo a essere di scandalo con la nostra divisione e, soprattutto, a essere indifferenti, mostrando irresponsabilità e indolenza davanti alla grandezza di Dio, davanti ai doni e ai beni di Dio nei nostri confronti. A volte noi cristiani siamo molto dediti alla preghiera e al culto, ma meno impegnati a favore dei poveri e degli emarginati. A volte preghiamo in chiesa, ma nello stesso tempo opprimiamo il nostro prossimo o sfruttiamo l’ambiente. La violenza contro gli esseri umani non consiste solo nell’attacco fisico o nel furto, ma anche nel pettegolezzo e nelle chiacchiere malevoli. Attraverso i social media è facile far circolare in tempo reale e presso un vasto pubblico ogni falsità. Con la fecondità della terra, dei fiumi e dei mari, la bontà di Dio ha provveduto cibo in abbondanza e acqua salubre per far vivere tutti gli esseri viventi; eppure, molte persone sono ancora prive dei beni primari. La debolezza umana e l’avidità portano spesso alla corruzione, all’ingiustizia, alla povertà e alla fame. Può nascere la tentazione di accumulare denaro, cibo e risorse naturali per noi stessi, invece che prenderci cura degli altri e condividere con loro i nostri beni.
Come cristiani, siamo stati chiamati a mostrare una comune testimonianza per affermare la giustizia e per essere strumento della Grazia guaritrice di Dio in un mondo frammentato. Vedendo questa difficile condizione, i cristiani diventano consapevoli della loro responsabilità, qualora non facciano nulla per l’unità e non diano una risposta alla realtà dell’ingiustizia in modi sempre più appropriati ed efficaci. La Chiesa di Cristo è la salvezza e il futuro dell’umanità. La divisione è opera del Male e, di conseguenza, è fallimento del popolo, che non riuscirà ad essere segno dell’amore.
Non dobbiamo dimenticare che l’ingiustizia non solo ha reso più pericolosa la divisione sociale, ma ha anche alimentato le divisioni nelle chiese, che sono giunte al punto di vivere separatamente
per più di mille anni, a volte con fanatismo, odio, senza preghiera e solidarietà. Senza dubbio le divisioni esistenti sono causa dell’ingiustizia. Tutti i cristiani si devono inginocchiare ai piedi della Croce di Cristo, l’unico modello di amore, di fede, di speranza, di pace e di unita. L’unico vero amore con cui nessuno altro amore può essere paragonato. La rivelazione dell’amore sulla Croce di Cristo, tramite il suo sangue, che ha fondato la Chiesa e la salvato l’uomo, e l’unica arma spirituale, con la cui grazia possiamo sconfiggere l’ingiustizia. Dio e Misericordioso, attende la nostra continua preghiera ogni giorno. Non è sufficiente pregare insieme una volta all’anno in modo ufficiale per dimostrare la nostra volontà. Unità e giustizia sono due realtà che arricchiscono la comprensione della comunione ecumenica e costruiscono una società pacifica e spiritualmente prospera. La potenza di Cristo perdona, guarisce, protegge e salva.
Anche quest’anno nella nostra Diocesi ci sarà l’incontro annuale che riunisce in preghiera e in comunione fraterna le diverse confessioni cristiane che sono presenti sul nostro territorio. Da rilevare un cospicuo aumento di fedeli delle Chiese Ortodosse dell’Europa orientale che negli ultimi anni si sono trasferiti nelle nostre città per lavoro e vi hanno preso residenza. E’ fiorente soprattutto la presenza di fedeli provenienti dalla Romania, facente ormai parte della Comunità europea, che hanno la loro Chiesa in Sanremo, quella che fu la Cappella delle Monache Carmelitane, in Corso Cavallotti.
Saranno appunto questi nostri fratelli e sorelle ad ospitare la Celebrazione di preghiera per l’unità dei Cristiani nella Chiesa Ortodossa Romena, venerdì 25 gennaio alle ore 20,45.
Presiederanno, in spirito di comunione fraterna i Responsabili delle Chiese Cristiane presenti nella Città:
Pastore Jonathan Terino: Chiesa Evangelica Valdese – San Remo e Bordighera;
Pastora Elisabeth Kruse: Chiesa Evangelica Luterana in Italia – San Remo
Rev. Mika K.T. Pajunen: Comunità Anglicana – San Remo e Bordighera
Padre Denis Baykov: Chiesa Ortodossa Russa San Remo
Padre Claudiu Mihai: Chiesa Ortodossa Romena – San Remo
Mons. Vescovo Antonio Suetta: Chiesa Cattolica – Diocesi di Ventimiglia e San Remo.
articolo del diacono Lorenzo Verrando
incaricato del servizio dell’ecumenismo per la diocesi