Martedì 15 maggio alle ore 20,45 presso la curia diocesana ci sarà l’incontro mensile della scuola di formazione per laici «Percorso» che quest’anno sta riflettendo, a partire dal testo patristico della «lettera a Diogneto», affronta i temi di una partecipazione attiva dei cattolici nella vita pubblica. L’appuntamento di maggio ha per titolo: «Dimorare la terra da cittadini del cielo (A Diogneto V,4.9) – Come costruire la casa per vivere insieme?» ed entrerà in pieno nell’analisi del quadro politico particolare che sta vivendo il nostro paese evidenziando le priorità che la dottrina sociale della chiesa ha da offrire per far ripartire l’Italia non solo da un punto di vista economico, importante ma non unico aspetto, ma anche culturale ed etico: intesi come colonne per una visione di lungo respiro che tuteli i più deboli e le famiglie.
Saranno ospiti per la loro testimonianza e per il confronto con il pubblico Luigi Amicone, consigliere comunale di Milano, già fondatore dello storico settimanale «Tempi» e intellettuale di riferimento del movimento Comunione e Liberazione, Monica Canalis consigliere comunale di Torino e responsabile della scuola di formazione politica del PD piemontese. Modererà l’incontro Paolo Picco, architetto esperto di trasporti, urbanistica e viabilità. L’argomento interpella i cattolici in ricerca di come spendere le proprie energie nella costruzione di una società più giusta e orientata al bene della persona. Rimangono forti le parole di augurio e speranza del presidente della Cei, cardinal Gualtiero Bassetti, pronunciate davanti agli universitari cattolici della Fuci riuniti a Reggio Calabria per il 67esimo Congresso nazionale in cui si è parlato della crisi italiana: «Il tempo delle attese non è eterno e sta per finire. È questo il tempo della responsabilità e delle risposte.
Lo comprendano bene i nostri politici. Con forza dico che il tempo delle promesse irrealizzabili è scaduto. Occorre concentrarsi sull’impegno responsabile di ogni persona e sulla consapevolezza di quelle che sono le priorità irrinunciabili per la società italiana: lavoro, famiglia, giovani».
Il programma annuale di «Percorso» in diocesi rispecchia il desiderio del vescovo diocesano Antonio Suetta per una chiesa che non sta in silenzio davanti all’impasse dei personalismi e promuove l’appello anche a tutta la classe politica locale ad essere coraggiosa, diventando iniziatrice di un impegno sociale che guarda davvero al bene comune.