Giorni intensi per la visita pastorale nelle parrochie dell’entroterra di Perinaldo e San Biagio della Cima, nelle quali esercita il suo ministero di parroco il somasco padre Carlo Crignola. Lunedì scorso alle ore 10 San Biagio ha accolto il vescovo nella chiesa del cimitero per la preghiera per i defunti a cui è seguito l’incontro con il sindaco, la visita in Comune e alle scuole e il pranzo al circolo pensionati.
Martedì il vescovo si è recato a Perinaldo. Dopo l’accoglienza nella chiesa di Sant’Antonio, si è tenuta la benedizione e intitolazione della via a monsignor Cipriano Cassini, nato a Perinaldo il 25 settembre del 1894 e morto prigioniero in Cina l’11 giugno 1951 a Peng-pu a seguito di percosse.
Nella frazione di Suseneo nel pomeriggio si è celebrata l’Eucaristia e in canonica in serata c’è stato l’incontro comunitario, presenti tutte le rappresentanze, consigli e associazioni.
Giovedì a San Biagio ha incontrato gli ammalati nelle case e alle ore 18 ha presieduto la Messa, per poi recarsi a cena da una famiglia che festeggiava i cent’anni della nonna. Venerdì nel pomeriggio a San Biagio si è tenuta l’Adorazione eucaristica e ieri sera il vescovo ha presieduto la Messa nella vigilia della domenica con i ragazzi del catechismo, cresimandi e giovani.
Oggi con la celebrazione delle Messe solenni si chiuderà la visita pastorale. «La comunità parrocchiale di San
Biagio ha pubblicato un quaderno di cento pagine dal titolo «San Biagio e le sue chiese», in cui – confida il parroco – s’immagina un pellegrino, in questo caso il nostro vescovo, che percorre il paese visitando le sue sette chiese: esse hanno una storia da raccontare, una storia di fede, di preghiera, di amore, di vita comunitaria che non possiamo dimenticare; una storia che ci qualifica e ci differenzia da tutte le altre parrocchie. Come si può dedurre dal programma di questi giorni, l’idea base è stata mostrare al nostro vescovo la vita quotidiana di una comunità. In chiesa la celebrazione della Messa, il rosario, l’adorazione e a tavola i molti momenti di convivialità con gli anziani, nelle famiglie e con i giovani».