Proprio l’ultimo tema trattato negli incontri sacerdotali dello scorso Anno Pastorale era stato dedicato ai temi ed alle problematiche del catechismo. A fronte di una trasmissione della fede che non è più garantita né dal contesto sociale e molto,spesso neppure dalla famiglia, diventa fondamentale lo sforzo che la Chiesa dedica all’Iniziazione Cristiana dei fanciulli.
Per questo motivo, nello scorso fine settimana – con la presenza di alcuni componenti della Commissione catechistica e di membri di Associazioni impegnate nella catechesi – sotto la guida di Suor Laura Anastasia e del Vicario Generale mons. Antonio Arnaldi, si sono svolti alcuni incontri dedicati proprio a questo tema. Sulla base del Progetto catechistico diocesano, al fine di realizzare una verifica e programmare le prossime attività, sono stati rielaborati ed aggiornati gli itinerari formativi dei diversi corsi.
Sappiamo tutti molto bene che non si tratta di inventare nuovi metodi e nuove proposte. Gli strumenti messi a disposizione per la catechesi, a partire dai catechismi della CEI, sono numerosi e ben articolati e la scelta potrebbe essere quella di utilizzarli senza dedicare così tante energie ad un impegno che purtroppo, guardando l’età media dei presenti alle nostre celebrazioni, sembra non portare tanti risultati.
Il proposito però è ben diverso. Se la catechesi dell’Iniziazione cristiana, in questi ultimi anni nel nostro Paese, non ha prodotto risultati visibili in termini di continuità di presenza dei giovani una volta ricevuta la Cresima, i motivi sono tanti.
Le soluzioni sono quelle indicate dalla Chiesa. La capacità di realizzare una catechesi missionaria che raggiunga tutta la famiglia, prima responsabile della formazione alla fede. L’impegno dei sacerdoti in questo campo (a partire dalla formazione nei seminari) a fianco dei catechisti e delle catechiste che non possono essere “abbandonati” a questo compito tanto bello ma difficilissimo. La trasmissione di un minimo contenuto dottrinale senza il quale la fede si trasforma in vuoto sentimentalismo e non incide nella formazione delle future generazioni. La valorizzazione delle nostre tradizioni (la battaglia dei presepi nelle scuole la dice lunga) e della nostra storia. Riscoprire Cristo per trasmettere, più che conservare, la nostra identità. Oggi la catechesi è la nostra prima missione.
Antonio Garibaldi