La proposta di legge d’iniziativa popolare « Un Cuore che Batte », promossa dall’Associazione Ora et Labora in Difesa della Vita e da altri 13 organismi promotori (comitati, associazioni e movimenti) e sostenuta da un cospicuo numero di realtà attive nella promozione dei valori a difesa della vita, mira a introdurre nell’articolo 14 della legge 22 maggio 1978, n. 194, un nuovo comma che così dispone: «Il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza ai sensi della presente legge è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso ».
Nella proposta di legge è citata anche la riflessione a riguardo del Vescovo Antonio riportata integralmente qui.