Si è concluso questa notte il pellegrinaggio diocesano a Napoli e Pompei.
Napoli, luogo d’approdo dell’apostolo Pietro in Italia, fu uno dei primi luoghi del cristianesimo in Occidente e vanta ben 500 luoghi di culto.
Il gruppo ha celebrato la messa nel duomo – la cattedrale di Santa Maria Assunta – che ospita il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro.
È stata visitata la cappella del Tesoro di San Gennaro, una delle massime espressioni artistiche per la concentrazione ed il prestigio delle opere custodite ed il museo che espone ex–voto le donazioni offerte nel corso di 7 secoli da re, papi e illustri aristocratici.
Poi la visita alla «Napoli Sotterranea», ricca di storia, con le sue bellezze indescrivibili e suggestive.
Momento unico la messa al Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario, a Pompei, tra i più importanti santuari mariani nel mondo cattolico.È seguita la visita agli scavi che hanno diseppellito la città sommersa da materiali vulcanici nel 76 d.C.
Memorabile la Santa Messa nella Basilica di San Domenico Maggiore e la visita alla cappella di San Severo, dove è conservata la scultura marmorea del Cristo Velato, uno dei maggiori capolavori della scultura mondiale.
Non sono mancati gli incontri con le tradizioni e il folclore partenopeo: visita ai mercatini, pizza e luci d’artista a Salerno. Per tutti una esperienza indimenticabile.
Francesco Sacco